EV1, mobilità elettrica: il futuro o una truffa?
La lotta al cambiamento climatico ci impone di effettuare scelte e cambiare la nostra vita in funzione della decarbonizzazione. Uno dei modi è la conversione della mobilità classica in una più sostenibile.
BEV o non BEV? Questo è il problema
Sin da quando ho iniziato a ristrutturare la mia attuale abitazione nel 2020, sono partito con una certezza: la prossima auto che acquisterò, sarà sicuramente elettrica. Inizialmente ho pensato alle ibride, a cui dedicherò un articolo di approfondimento a parte per chiarire quali sono le differenze fra Mild, Full e Plug-in Hybrid; alla fine invece ho deciso per una BEV (Battery Electric Vehicle).
All’inizio del 2024, seppur dubbioso fino all’ultimo, ho optato per una Tesla Model 3 nel nuovo modello “Highland” (dal nome del progetto dalla quale è nato il restyle alla fine del 2023). Ma nei mesi immediatamente precedenti mi sono informato, ho fatto ricerche, consultato forum, chiesto ad amici che hanno già un’auto elettrica e studiato a memoria il manuale utente dell’auto. Premetto che non ho competenze specifiche per entrare in dettagli tecnici ma che quanto scriverò in questo e nei prossimi pezzi non è farina del mio sacco ma arriva appunto dal lavoro di altri.
La principale domanda che mi sono fatto all’inizio è: conviene oppure no acquistare un’auto elettrica oggi? E la risposta che mi sono dato come al solito non è oggettiva: dipende.
Prezzi di ingresso e consumi
È necessario iniziare considerando che il prezzo di acquisto delle BEV è ancora molto alto e non accessibile a tutti. Si parla di un prezzo medio per le auto più economiche di circa 30.000/35.000 euro, anche se si vocifera che nel prossimo futuro i prezzi scenderanno, a causa di un previsto taglio sostanzioso di prezzo delle batterie.
Attualmente, volendo, esistono anche auto più economiche che costano intorno ai 25.000 euro, che però appartengono al segmento delle city car e che hanno autonomia e potenza limitate da una bassa capienza della batteria.
Superato lo scoglio del prezzo di ingresso, il secondo fattore da considerare è il discorso consumi e prezzi per la propulsione: il prezzo dell’elettricità. Tuttavia, data la complessità dell’argomento dedicherò un pezzo di approfondimento apposito. In ogni caso più o meno il prezzo al kWh delle colonnine che si trova in giro, va dai 41 ai 90 centesimi a seconda dell’operatore. Esistono anche colonnine completamente gratis (ad esempio presso la catena Lidl oppure i “destination charger” di Tesla), ma con il diffondersi della mobilità elettrica stanno diventando sempre più rare.
La batteria
Ho poi considerato tutta una serie di altri fattori, visto che la transizione ecologica è un fatto con il quale dobbiamo fare i conti, mi sono chiesto se una BEV inquini meno di una corrispondente termica. Anche a questa domanda la risposta è: dipende. La maggior parte degli studi sono concordi sul fatto che le vetture elettriche nell’uso “normale” inquinano meno delle vetture termiche durante un ciclo di vita medio di una vettura.
Alcuni studi stabiliscono un kilometraggio minimo di 30.000 km prima che una BEV passi a zero emissioni. Occorre infatti ricordare che la propulsione non è l’unico fattore da considerare, ma ci sono anche il ciclo produttivo della vettura e soprattutto delle batterie. Inoltre l’inquinamento di una vettura elettrica dipende anche molto dal mix energetico disponibile nel Paese in cui viene ricaricata.
Altro fattore cruciale nell’acquisto di una BEV è il ciclo di vita della batteria. Girano moltissimi miti e leggende sulle batterie delle auto elettriche e quello delle batterie è un mondo enorme da esplorare tanto che vi dedicherò un pezzo di approfondimento a parte. Attualmente comunque ci troviamo in un periodo in cui le batterie evolvono molto rapidamente in durata e sicurezza, i fattori da tenere d’occhio sono la capienza in kW, la velocità di ricarica (se in corrente alternata o continua e a che potenza) e il livello di degrado con il tempo.
E quindi?
Al momento non ho ancora una risposta da dare, anche perchè una risposta univoca e oggettiva forse nemmeno c’è, ma varia a seconda delle vostre abitudini. Nelle prossime settimane pubblicherò una serie di approfondimenti sull’argomento che spero vi aiuteranno a valutare cosa fare.