Trekking inclusivo, opuscolo del Consorzio racconta sette percorsi
Nell'Ovadese
Tra caratteristiche tecniche e bellezza
OVADA – Il trekking può essere inclusivo con il progetto ideato dal Consorzio Servizi Sociali in collaborazione con la sezione ovadese del Cai e l’Atletica Ovadese. L’idea prevede la realizzazione di un opuscolo, già presentato qualche settimana fa. Si chiama “Sentieri possibili”. Sono sette i sentieri dell’Ovadese mappati e attualmente fruibili anche per soggetti alle prese con disabilità fisica, motoria e intellettiva. Il video a breve sul sito del Consorzio Racconta la fase preliminari dell’operazione.
L’idea è stata sviluppata per utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione dalla Fondazione CRT con il bando “Sports for All”. La pubblicazione, disponibile nelle librerie della città, è firmata da Marco Bogino, Chiara Motta e Calogero Giordano.
Panorami e atmosfere
Il trekking è attività che appassiona un numero sempre più ampio di ovadesi. «L’escursionismo e, più in generale, le attività all’aria aperta – spiega l’assistente sociale Valentina Aquaroli, coordinatrice del progetto – hanno una ricaduta evidente sul benessere psicofisico. L’Ovadese si presta particolarmente alle attività outdoor. Abbiamo pensato di sfruttare a pieno queste prerogative».
I sentieri in questione sono sette: l’anello tra Trisobbio e Montaldo, l’anello di Bandita, il percorso tra San Pancrazio, la torre dell’Albarola e la Pieve a Silvano d’Orba, i laghi della Lavagnina e due tracciati in partenza da Cremolino, verso la Bruceta e verso Grillano. In parte è stato recuperato un lavoro che il Cai ha sempre sviluppato in questi anni mettendolo anche a disposizione delle iniziative rivolte ai camminatori meno esperti. Gli itinerari si sviluppano tra lunghezze comprese tra 7 e 10 chilometri in scenari particolarmente accattivanti.
Innovazione digitale
Il trekking può essere interattivo. «Le indicazioni preliminari – prosegue Aquaroli – descrivono le caratteristiche, la difficoltà, la presenza di un parcheggio e le possibili asperità per chi è alle prese con mobilità ridotta. Attraverso un QRCode si può accedere ad informazioni dettagliate sull’ambiente e il contesto nel quale i sentieri si sviluppano». Ovada e il territorio hanno sviluppato una sensibilità consolidata nel campo dell’integrazione ottenuta sviluppando l’attività sportiva. Il progetto si muove nel solco delle iniziative sviluppate del recente passato con il coinvolgimento di istituzioni e associazioni di volontariato.