Lavoro sul territorio, meccanica e turismo i settori più caldi
Dati del centro per l'impiego
Lo studio sull'area che comprende anche l'Ovadese
OVADA – Offre qualche spunto per essere ottimisti lo scenario attorno al mondo del lavoro nel sistema territoriale che comprende anche Ovada. Ma il contesto rimane di estrema fragilità e precarietà. A fornire una mappa del lavoro in n territorio allargato tra l’Ovadese e l’Acquese sono i dati più recenti messi a disposizione dal Centro per l’impiego attivo con due sedi in entrambi i centri zona.
La fotografia puntuale di un andamento allargato all’ultimo decennio è arrivata anche nell’ambito di “IoLavoro”, il salone organizzato per tutta la Provincia di Alessandria a fine febbraio. Paradossalmente il progressivo spopolamento degli anni recenti, spesso visto come elemento di debolezza, potrebbe significare più posti di lavoro per i prossimi anni.
Stato dell’arte
Il lavoro è fatto di tante sfaccettature. Fascia d’età prevalente compresa tra 30 e 49 anni con leggera prevalenza femminile, peso della popolazione straniera residente inferiore rispetto alla media della provincia sono le variabili di partenza.
«Tra il 2020 e il 2022 – si legge nella relazione – sono cresciuti i flussi in entrata e uscita dei lavoratori dal mercato del lavoro dipendente. Il numero delle imprese che assume almeno un lavoratore è aumentato leggermente. Le forme flessibili si confermano nettamente superiori a quelle stabili e mostrano un lieve incremento rispetto all’anno precedente. Tuttavia nel 2022 i contratti stabili registrano una crescita molto più marcata sull’anno precedente rispetto a quelli flessibili».
Crescono in modo più significativo le donne con titolo di studio medio. La maggior parte delle persone disoccupate ha un titolo di studio basso. Tra le persone entrate formalmente nei percorsi di politica attiva del lavoro il livello di istruzione delle donne è più elevato di quello degli uomini.
Spazio in crescita
C’è poi un dettaglio interessante su quali siano in questa fase sul lavoro più richiesto. Nella meccanica e nell’impiantistica (settori tradizionalmente diffusi nell’Ovadese) operatori meccanici, meccatronici, elettrici ed elettrotecnici. L’analisi conferma quanto affermato sul territorio dai centri di formazione e dal dialogo con le principali aziende. Nei servizi addetti alla contabilità, e gestori del magazzino, nei servizi socio sanitari Oss e educatori. Nell’edilizia conduttori di gru, manovali e muratori.
C’è poi il capitolo legato al turismo, settore in grande crescita che presenta la curva di prospettiva più interessante. Si ricercano cuochi, aiutanti in cucina e camerieri. «Nel settore turistico, le offerte di lavoro sono legate alla stagionalità e a realtà dove il lavoro stagionale è più consistente, anche transregionale – prosegue la relazione – Come evidenziato da diverse aziende del territorio, le figure prodotte dalla formazione nell’ambito meccanico risultano avere una preparazione poco allineata rispetto alle esigenze; altri corsi non sono presenti nel territorio (ad esempio saldatura, meccanica industriale 4.0). La difficoltà di reperimento delle figure laureate in Scienze dell’Educazione è dovuta all’assenza di un polo universitario specifico nella provincia; per la figura dell’OSS, il numero di persone formate è in aumento grazie all’attivazione del corso in diverse agenzie».
C’è spazio anche per un’analisi di scenario sulla quale riflettere. «Il divario economico tra le fasce più ricche e quelle meno abbienti della popolazione nel nostro bacino è in costante aumento». Il fenomeno ricade in particolare, come osservato di recente su servizi sociali chiamati a soddisfare un bisogno di assistenza ampio e spunti diversi rispetto al passato.