Gli scontrini intelligenti
L'Intelligenza Artificiale sta introducendo nuove modalità per provare ed acquistare un prodotto online, ma richiede rinnovata consapevolezza dei processi che l'e-commerce sottende
Negli angoli più nascosti dei cassetti di casa giacciono, per molti di noi, oggetti ormai appartenenti al passato, memorie di un tempo lontano: vecchi cellulari con cavi ormai inservibili, walk-man difficili da descrivere alle nuove generazioni, cartine geografiche e mappe per escursioni sostituite dagli smartphone, con Google Maps e app utili per non perdersi in montagna.
Da ragazzo percorrevo boschi e colline della nostra provincia con bussole e cartine IGM e consultavo un manuale illustrato per riconoscere alberi, piante e orme di animali: oggi è sufficiente la app di Google per scattare una foto e, con Lens, capire di che si tratta.
E-commerce e Intelligenza Artificiale
Non credo però che Google abbia introdotto questa funzionalità per rispondere a dubbi da giovani marmotte, ma per ragioni ben più commerciali. Lo dimostra la nuova funzione Circle-to-search con cui basterà fare la foto a una vetrina per isolarne un dettaglio e cercarlo su Google Shopping.
I cellulari, da quando abbiamo cominciato a verificare un prezzo mentre camminavamo in un grande magazzino, costituiscono infatti fieri avversari dei negozi e siamo solo all’inizio: in queste settimane, PayPal ha introdotto gli scontrini intelligenti con suggerimenti e offerte, l’acquisto online a rate spopola fra i più giovani, nuovi metodi di pagamento come Klarna hanno lanciato una formula ad abbonamento per non pagare più le spese, Amazon ha aperto una chat, Rufus, con cui aiutarci a spendere di più. Nel frattempo crescono gli acquisti d’impulso, i resi, i beni inviati in discarica perchè è troppo costo ricondizionarli.
Dovendo rimanere aggiornato per lavoro su tutte queste novità, talvolta avverto il bisogno di ritornare alla consuetudine di un tempo: tornare a camminare con il naso all’insù ed un manuale aperto sulla scheda di un leccio.