Cantina di Lerma, l’Unione si riunisce per valutare il futuro
All'esame la proposta presentata per la rinascita
A tre anni dal fallimento definitivo
LERMA – Cantina di Lerma, quale futuro? Si riunisce oggi la Giunta dell’Unione dal Tobbio al Colma chiamata a fornire un parere sulla proposta formulata dall’unico soggetto interessato al recupero del centro di vinificazione collocato al confine con Casaleggio.
L’ente che riunisce una buona parte dei comuni dell’Ovadese, con sede a Bosio, è deciso a restituire una prospettiva all’area chiusa da anni dopo il fallimento della gestione pubblica.
Con quest’obiettivo era stata avviata la gara, con apposito bando, lo scorso anno. Come sempre accade in questi casi le situazioni hanno portato ad un allungamento dei tempi. Solo ora i sindaci sono in possesso della documentazione necessaria.
Prospettiva immediata
Tutto lascia pensare che per la Cantina di Lerma ci sia una seconda possibilità. A chiarirlo sono gli stessi sindaci che, a livello informale, avrebbero già espresso un parere positivo su quanto verificato. La proposta presentata prevede la vinificazione, un’area per l’invecchiamento dei vini e la creazione di un nuovo ristorante. Un impegno economico rilevante per il proponente che ha dovuto presentare le necessarie garanzie.
Il fallimento dichiarato qualche anno fa ha portato alla cessione a prezzi ridotti di tutta l’attrezzatura a disposizione. Contro quest’intenzione si sono a lungo battuti i sindaci. Ma il curatore fallimentare ha deciso di andare avanti per recuperare le risorse necessarie per ripianare i debiti, in particolare con i conferitori delle uve da tempo in attesa di un pagamento.