Angelo Priolo torna in lizza e riprende la campagna elettorale
Non si ferma il balletto nel centro destra
Una mano tesa a Ivana Nervi
OVADA – Angelo Priolo riapre la sua campagna elettorale in vista del voto in programma l’8 e 9 giugno prossimi per individuare il successo di Paolo Lantero sulla poltrona di primo cittadino della città. L’annuncio ufficiale è arrivato nel primo mattino confermando le voci già circolate nel fine settimana. «Domani spiega – l’attuale consigliere comunale – riprenderà la mia campagna elettorale con “Prima Ovada”».
Priolo ha fatto questa scelta dopo essersi confrontato con i suoi collaboratori più stretti, Claudio Anselmi, già assessore comunale con il centro sinistra tra il 2004 e 2009 e Silvia Gambino, più volte candidata negli ultimi anni tra le fila del Movimento Cinque Stelle. La scorsa settimana Priolo aveva incassato il pieno sostegno da parte di Federico Riboldi, segretario provinciale di Fratelli d’Italia.
Anime diverse
Priolo è quindi pienamente parte dell’attuale dualismo con Ivana Nervi, l’avvocato che ha annunciato qualche giorno fa la sua disponibilità a mettersi in gioco. Ed è proprio alla Nervi che Priolo si rivolge «Vorrei sommessamente ricordare a me stesso – spiega – che gli incontri con le segreterie cittadine ci furono già a luglio 2023 mentre con la signora Nervi ebbi un incontro a Gennaio 24 nel quale la pregavo di valutare i danni di una ipotetica terza lista e la invitavo, una volta terminato l’iter di Lercaro, ad unirsi al mio gruppo per creare davvero un’alternativa civica, capace di rappresentare tutti quei cittadini che chiedono un cambiamento profondo nell’amministrazione comunale di Ovada».
Una posizione che non è cambiata. «Oggi rinnovo alla Signora Nervi l’invito di allora, confermandole la carica di vice Sindaco in caso di vittoria della lista. Invito ad unirsi che è valido anche per le forze politiche, che dal 2023 nulla mi hanno più risposto, invitandole a riflettere sull’esigenza di voltare pagina sul passato e sulle questioni personali, guardando, finalmente, solo al bene di Ovada».