Ponte sul Piota, ristrutturazione nei mesi estivi
Tra Provincia e Unione dei comuni
Un guado collegherà le due sponde
LERMA – Partiranno in estate i lavori per la ristrutturazione del ponte sul Piota che collega l’area della Caraffa nel territorio di Tagliolo con Lerma, Casaleggio e Mornese. La fumata bianca è arrivata qualche giorno fa dopo l’ultimo vertice tra i rappresentati della Provincia di Alessandria che si occuperà dell’operazione e dell’Unione dal Tobbio al Colma: l’ente rappresenta tutti i comuni interessati in un processo che poteva precludere la viabilità ordinaria su un collegamento principale. Un guado provvisorio è la soluzione individuata per ovviare al problema.
Timori fugati
Del ponte sul Piota si parla da almeno un anno. Molti i timore nell’area interessata. Da Mornese era partita anche una raccolta firme come atto di pressione rivolto alla Provincia di Alessandria. Il patto (il documento sarà firmato a breve in modo formale) prevede che sia Palazzo Ghilini a farsi carico della spesa di realizzazione del passaggio provvisorio, oltre che di quella per l’intero restyling del ponte, per un investimento complessivo di 1 milione 242 mila euro, ma sancisce anche l’impegno preciso dell’Unione a fare la propria parte con un esborso di 42 mila euro.
«L’accordo che è stato trovato – commenta il presidente della Provincia, Enrico Bussalino – è un esempio di buona collaborazione tra enti per non interrompere la viabilità su una strada di collegamento importante tra molti Comuni e la città di Ovada». Soddisfatto anche Bruno Aloisio, sindaco di Lerma che fa notare come sia però necessario ridurre i tempi d’attesa. Con la partenza fissata in estate c’è il rischio di lavorare nel periodo meno propizio dell’anno. La Provincia non è nuova a manifestazioni d’intenti poi rinviate nel tempo.
Tempi stretti
ll ponte sul Piota sente il peso del tempo e ha bisogno di un intervento strutturale. Di fronte a un cantiere così complesso come quello della ristrutturazione del ponte sul Piota – spiega il vicepresidente dell’Unione montana, Franco Ravera – era necessario trovare una soluzione tampone efficace. La nostra proposta di un guado è stata accolta dalla Provincia e rendiamo merito a Palazzo Ghilini di aver saputo ascoltare le richieste del territorio». Il guado provvisorio verrà realizzato a monte del ponte, sfruttando le vecchie piste in alveo che erano servite anni fa per ricostruire il viadotto sul Boiro crollato durante l’alluvione del 2014.