Terremoto politico nel centrodestra, Cassulo risponde a Priolo
"Mai cercato di boicottare il suo lavoro"
Ivana Nervi verso una possibile candidatura
OVADA – La città si confronta con il terremoto politico che ha colpito il centro destra. A poco più di due mesi dal voto in programma l’8 e 9 giugno prossimi Angelo Priolo ha ritirato la candidatura lanciata qualche settimana fa con “Prima Ovada”, la lista civica nata, a suo dire, con il benestare delle segreterie provinciali di Fratelli d’Italia e Lega.
Priolo ha lasciato ogni ruolo politico: ha posto fine alla sua travagliata esperienza in consiglio comunale, culminata con l’uscita da “Ovada viva”, non fa più parte del direttivo provinciale di Fratelli d’Italia. Il noto commerciante ha persino deciso di abbandonare “L’Ovada che vorrei”, il gruppo che per nove anni ha scandito le giornate social di molti ovadesi diventando un canale di dialogo diretto.
Ora che nel centro destra tutto sembra da rifare, la domanda è chi potrebbe raccogliere quanto Priolo ha deciso di lasciare a disposizione di altri.
Momento complesso
Il terremoto politico è stato accompagnato da dichiarazioni al vetriolo da parte del protagonista della vicenda. “Lascia – ha spiegato – perchè troppe persone stanno cercando di condizionare a mio sfavore la situazione”. Il dito è stato puntato direttamente contro Pier Sandro Cassulo, attuale capogruppo di “Ovada viva” in consiglio, Eugenio Boccaccio, capogruppo di minoranza in consiglio comunale tra il 2009 e il 2014 con “Fare per Ovada” e Giuseppe Rapisarda, coordinatore del circolo novese di Forza Italia. Dei tre, solo Cassulo ha voluto rispondere ai rilievi dell’avversario politico. “Sono perplesso – ha commentato Pier Sandro Cassulo – Personalmente ho sempre detto che non avrei appoggiato una lista guidata da Priolo perchè non lo ritengo affidabile. Ma rispedisco al mittente ogni accusa di manovra contro di lui”.
Il punto di rottura tra i due sarebbe stata la decisione adottata da Priolo di votare a favore dell’operazione di salvataggio del Geirino. “Ma io in quella seduta del consiglio comunale – spiega l’esponente politico – ho chiarito che i consiglieri avrebbero potuto votare secondo la loro coscienza”.
Futuro incerto
Il terremoto politico lascia una situazione da definire nel centro destra mentre sul fronte opposto “Insieme per Ovada” è al lavoro per definire la lista a sostegno della candidatura di Gianfranco Comaschi. Cosa succederà ora? Un indizio chiaro arriva dallo stesso Cassulo. “Ivana Nervi – chiarisce – è tuttora impegnata nella partita che riguarda l’Ipab Lercaro. Ma una volta conclusa la gara per la gestione annuncerà la sua candidatura. Ma questo lo avrebbe fatto indipendentemente da quanto accaduto con Priolo”.