Spi Cgil: “Nell’Acquese servono linee pubbliche verso ospedali”
Nei giorni scorsi un incontri tra l'assessore Sellam e i sindacati dei pensionati e dei trasporti. Si è parlato anche del nuovo servizio cittadino
ACQUI TERME – «La linea blu è poco utilizzata, ma dalla Giunta resta l’auspicio che la situazione possa migliorare anche sulla spinta dell’introduzione del nuovo ticket giornaliero e dei 90′ di validità».
Si è tenuto lunedì 12 l’incontro tra l’assessore comunale con delega ai Trasporti Soumya Sellam e i rappresentanti sindacali provinciali dei pensionati e del settore trasporti. Un tavolo di confronto a seguito delle richieste giunte a Palazzo Levi: una fermata anche in via Nizza e agevolazioni sui ticket di viaggio per i nuclei familiari in difficoltà.
“Acquesi, in città utilizzate il bus”
«Da parte del Comune c’è disponibilità e apertura al confronto », sottolinea il segretario cittadino di Spi Cgil Bruno Brignone. «L’assessore Sellam ci ha garantito che verrà fatto il possibile per promuovere l’utilizzo della linea blu tra la cittadinanza. Crediamo sia davvero importante riuscire a mantenere entrambe le linee operative (“rossa” e “blu”, ndr) e ci auguriamo che sempre più acquesi inizino a utilizzare l’autobus». Per quanto riguarda via Nizza e le agevolazioni alle fasce più deboli, però, almeno per ora bisognerà attendere valutazioni più approfondite.
“Serve il sostegno dei sindaci e dell’Asl”
Nella riunione è stato affrontato anche il problema dei collegamenti con gli ospedali della provincia. «Il nostro è un territorio sempre più penalizzato sul piano delle cure sanitarie. Meno servizi al ‘Galliano’ e gravi carenze dal punto di vista dei collegamenti extraurbani. Assieme ai sindacati dei trasporti abbiamo chiesto al Comune di avviare un tavolo di confronto anche su questo tipo di criticità. Nell’Acquese servono linee pubbliche che siano funzionali alla logistica ospedaliera».
Per ricevere le cure mediche necessarie, infatti, sempre più spesso occorrono viaggi di 50-60 km per raggiungere i nosocomi di Alessandria, Casale o Novi Ligure. «È un disagio che riguarda tutti, non solo anziani o disabili. Per portare avanti queste istanze, tuttavia, serve il sostegno dei sindaci del territorio e dell’Asl».