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    Igiene
    Società
    Edoardo Schettino  
    10 Febbraio 2024
    ore
    07:54 Logo Newsguard
    La polemica

    Igiene nel centro storico, si pensa alle fototrappole

    Contro i padroni di animali incivili

    Il commercio e un problema di lunga data

    OVADA – Fototrappole contro i padroni incivili dei cani che insozzano con urina ed escrementi le vie della città. È la contromisura alla quale pensa l’assessore al Commercio e all’Igiene Ambientale ovadese Sara Olivieri, dopo le lamentele dei negozianti del centro storico per le condizioni in cui versano le principali vie dello shopping. «Praticamente ogni mattina ci troviamo con muri, saracinesche e vetrine inzaccherati di urina – spiega Simona Biorci, dalla boutique Cucchi di via Cairoli – e passiamo ore a pulire muniti di secchio e di acqua, per evitare cattivi odori e problemi di igiene, oltre che di immagine. Non si può continuare così. Il problema è più serio di quanto si potrebbe pensare. E lo è ancora di più in un anno come questo, nel quale ci aspettiamo molti turisti per il titolo di Città europea del vino che Ovada si è conquistata».

    Soluzione urgente

    La fototrappole sono argomento divisivo in città. Da via Cairoli si alza anche la voce di Pupa Di Salvo, arrivata da poco col suo negozio di make up Le Rose. «Non sono tipo da polemiche ma questo è un problema serio – racconta dopo un duro sfogo social -. Servono litri d’acqua per cancellare ogni giorno le tracce della pipì dei cani. Di certo non è colpa degli animali, che adoro, ma di alcuni padroni che sono troppo distratti o, a volte, semplicemente maleducati. Non so quale possa essere la soluzione, se non un po’ di civiltà in più». Di Salvo ha comunque tentato la strada delle telecamere piazzate ai lati della vetrina e racconta di risultati incoraggianti. Ed è su questo che punta anche il Comune, che avrebbe anche l’assist di un regolamento varato nel 2018 per obbligare i proprietari di cani non solo a raccogliere le cacche ma anche a sciacquare l’urina con una bottiglietta (pena multa da 50 euro) sempre o quasi rimasto sulla carta.

    Scenario inadeguato

    «Basterebbe la buona educazione e un po’ di amore in più per la propria città per risolvere certi problemi – spiega l’assessore Olivieri -. Ma proveremo a sperimentare l’uso delle fototrappole pure su questo fronte.  In più partiremo con una campagna mirata nelle prossime settimane su via Cairoli, via San Paolo, via Torino. Ha funzionato contro chi si ostinava ad abbandonare i rifiuti, non sarà facile ma magari servirà a far desistere anche certi padroni maleducati di cani, con sanzioni adeguate». Nel mirino dei commercianti ci sono anche le nuove fioriere installate dal Comune con i fondi regionali del Distretto urbano del commercio, considerate un altro ricettacolo di urina e sporcizia. «Ma toglierle – chiosa Olivieri – sarebbe la resa alla inciviltà. Proveremo con le telecamere, per vedere se servirà a contenere il fenomeno».

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    centro storico ovada fototrappole igiene pubblica Ovada ovadese sara olivieri
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