A26, Aspi promette un alleggerimento dei cantieri
Con i sindaci interessati
Due corsie per ogni senso di marcia
OVADA – Il piano d’alleggerimento dei cantieri previsti sull’A26 scatterà dal 31 maggio. La rassicurazione è arrivata al termine del maxi vertice che nella giornata di ieri ha coinvolto i dirigenti di Aspi, concessionaria sulla tratta che da Ovada porta al bivio per la A10, e i sindaci della Valle Stura. A fugare le preoccupazioni emerse l’altro giorno con l’annuncio del lungo periodo di stop alla circolazione dei treni sull’Acqui – Genova, sono arrivate le nuove rassicurazioni spese dopo: una prima tabella di marcia era stata fornita nei mesi scorsi a proposito dell’eliminazione dei due scambi di carreggiata che rappresentano l’attuale problema più grave per chi ogni giorno si sposta in macchina.
Situazione complessa
L’A26 è da tempo nell’occhio del ciclone La garanzia fornita dai vertici autostradali è stata quella di due corsie sempre aperte e percorribili per ogni senso di marcia, situazione che ad oggi è preclusa in entrambi i sensi. Tra Masone e il bivio per la A10 è ancora in vigore il tanto criticato scambio di carreggiata all’altezza del chilometro 6. In direzione opposta situazione simile tra Masone e Ovada. Parziale soddisfazione è stata espressa dai sindaci della Valle Stura, preoccupati anche dalle conseguenze che i problemi in autostrada generano sulla viabilità ordinaria.
Cronoprogramma
L’A26 è in queste condizioni dall’autunno 2019. Attorno alla metà di febbraio dovrebbero terminare i lavori all’altezza di galleria Manfreda, il cantiere più imponente e già oggetto della visita dei sindaci lo scorso anno. I cantieri, come da promessa già avanzata, saranno sospesi anche nel periodo delle feste pasquali. Ma ai lavoratori interessa quello che succede nei giorni feriali lontani dai periodi di grandi spostamenti per villeggiatura: code infinite e un sistema a rischio collasso è la realtà quotidiana vissuta da tanti pendolari delle strade.