Tobbio, costerà caro abbandonare i sentieri segnalati
Sanzioni per i camminatori indisciplinati
Norme per tutelare l'area protetta
OVADA – Tempi duri per chi vuole salire sul Tobbio senza rispettare le regole necessarie. Il nuovo regolamento da poco varato per la fruizione del Parco delle Capanne di Marcarolo, della Riserva naturale del Neirone di Gavi e del Parco dell’Alta Val Borbera. L’obiettivo è tutelare aree di grande valore da quell’erosione generata dal passaggio indiscriminato di camminatori. Lo strumento introdotto è quello delle sanzioni: multe a partire da 230 euro per chi sale per le cosiddette “dirette” vie non tracciate dal di fuori dei sentieri canonici.
Nuovo corso
Il Tobbio è meta ogni anno di tanti camminatori attratti dalla vista offerta sulla sommità posta a 1.092 metri. Dicono gli esperti che la “Direttissima” non è mai stata in condizioni così precarie. I sentieri consentiti sono quelli contrassegnati col 401 e 401A che la sezione ovadese del Cai negli ultimi anni ha provato a recuperare anche se in minima parte.
«La nuova normativa – si legge nel testo del regolamento – ribadisce la libertà d’accesso alle aree naturali protette in gestione all’Ente, salvo particolari limitazioni, per motivi di salvaguardia ambientale, eventualmente adottate d’intesa con i Comuni e i proprietari».
E ancora: «L’escursionismo in tutte le aree naturali protette è consentito sempre e ovunque; per contrastate l’erosione e il ruscellamento indotto dal calpestio di aree soggette a rapida erosione, è stato introdotto il divieto di abbandono dei sentieri che percorrono il versante nord del Monte Tobbio».