Via Gramsci, poche certezze sulla chiusura del cantiere
Lavori in corso dalla primavera 2023
Un'odissea che cura dal febbraio 2019
OVADA – Sono poche le certezze che riguardano il cantiere aperto da quasi un anno in via Gramsci. L’obiettivo è il rifacimento del marciapiede, ultimo atto del recupero della circonvallazione tra via Voltri e il centro della città. L’intervento è stato avviato con i 600 mila euro messi a disposizione dal Ministero dell’Interno e successivamente trasferiti sui fondi Pnrr.
Situazione di lungo corso
Ma via Gramsci è un caso dal 2019. Nel mese di febbraio si aprì una voragine, sintomo di una sofferenza diffusa in tutto il manufatto di sostegno. Mesi in cui la circolazione fu limitata a una sola corsia. Il ritorno alla quasi normalità l’anno successivo, dopo il consolidamento. Il collaudo statico fu effettuato in pieno lockdown. Rifare il marciapiede era una delle misure per ridurre il peso complessivo. Nel contempo sul fronte opposto è nato un camminamento protetto per chi arriva da via Buffa.
Spiegazioni e modalità
In via Gramsci la ditta incaricata è la Rondinelli di Cosenza. L’impresa si è occupata anche dell’adeguamento sismico della scuola di via Dania. L’intervento ha avuto la priorità per non impattare troppo sullo svolgimento delle lezioni. In estate i lavori in via Gramsci furono sospesi perchè le temperature torride non assicuravano una corretta esecuzione.
Oggi non si capisce quali siano i temi di chiusura. «Sì, è vero, i tempi si sono dilatati ma negli ultimi giorni qualche operaio al lavoro si è visto e, in ogni caso, hanno inciso sia le temperature sia il fatto che l’impresa Rondinelli di Cosenza è risultata assegnataria pure dei lavori di antisismica alla scuola di via Dania» spiega l’assessore ai Lavori pubblici Sergio Capello.
Ultima modifica
Tra le motivazioni che hanno ulteriormente rallentato le operazioni in via Gramsci una variante migliorativa e finanziata coi risparmi derivanti dal ribasso d’asta approvata in Comune l’11 dicembre ma non ancora tradotta in un nuovo contratto con l’impresa per riprendere i lavori a spron battuto (e con 27 giorni di proroga oltre la scadenza). «Il più è comunque fatto – spiega il direttore dei lavori Alessandro Biorci -, una volta che il contratto sarà firmato si andrà avanti più velocemente, arrivando all’asfaltatura quando le temperature saranno adatte, ormai direi in primavera». Si parla di marzo o, al massimo, di aprile. O forse chissà.