Fondazione Cigno, il camper della salute curerà l’Ovadese
Da metà febbraio un mezzo in servizio nei paesi
Calendario definito per controlli e visite
OVADA – Spiegano da Fondazione Cigno che il camper della salute è un progetto rivolto ai “penultimi”: un’idea per dare servizi sanitari in aree lontane dai centri messi a disposizione della rete provinciale a persone che hanno bisogno di monitoraggio e attenzione prolungata nel tempo. Il progetto si concretizzerà in febbraio quando sarà a disposizione il mezzo acquistato dall’associazione mettendo a frutto la donazione di un cittadino che vuole rimanere anonimo. Uno dei padri era Gianfranco Ghiazza, medico “amico” del Day Hospital oncologico di Ovada ricordato due giorni fa con un convegno e una targa.
Attenzione al territorio
Fondazione Cigno lavora dal 2015 a progetti di assistenza sul territorio: “Picasso”, “Covi a casa“, “Healing garden in Villa Gabrieli” e telemedicina. In questo caso l’ambito è il distretto sanitario Acqui – Ovada anche se la partenza è fissata nei quindici comuni dell’Ovadese.
«A bordo del camper – spiega l’associazione – oltre all’autista ci sarà un infermiere per prelievi e medicazioni e una figura di assistenza per supportare le persone nell’ attivazione dei percorsi di salute per patologia in fase di avvio». Sarà possibile integrare l’attività con i servizi di telemedicina e teleradiologia grazie alla strumentazione acquistata nel 2021 grazie a una donazione di Ormig.
Cronicità a rischio
Il camper di Fondazione Cigno effettuerà il suo ” giro” in base a calendario definito e programmato. «Ovviamente – chiarisce l’associazione – non servirà per le urgenze ma per cure programmate e progetti di medicina di iniziativa per evitare il riacutizzarsi delle cronicità». L’età media dei residenti nel Distretto Acqui – Ovada rende la prospettiva sempre molto concreta.