La zona a traffico limitato è già un caso
Dopo l'annuncio dell'acquisto delle telecamere
OVADA – Non è ancora stata istituita ma il 2024 dovrà essere l’anno della zona a traffico limitato a tutela del centro storico della città. Del provvedimento si parla da due anni, in cui è stata firmata l’apposita ordinanza per il periodo estivo per limitare l’accesso alle auto. L’amministrazione comunale qualche mese fa ha annunciato l’acquisto dell’attrezzatura necessaria per i varchi elettronici che dovranno “mandare in pensione” le ben note transenne sistemate sui principali ingressi.
Ztl “fantasma”
La gestione della zona a traffico limitato da tempo divide i cittadini. Tra i convinti sostenitori ci sono i residenti stufi della confusione che contraddistingue le serate estive. L’ordinanza firmata negli ultimi due anni vietava il transito dei veicoli in piazza dalle 19.00 alle 3.00 dal lunedì al sabato e dalle 16.00 alle 3.00 nei festivi fino al 30 settembre. Il provvedimento si aggiungeva al pacchetto di norme in vigore dopo la revisione varata nel periodo post covid. Obiettivo dell’operazione: creare un salotto più adatto per la frequentazione di famiglie e visitatori.
Problemi evidenti
Chi sostiene da sempre la zona a traffico limitato fa notare come non sia piacevole passeggiare tra le auto. La situazione limite è quella di via San Paolo, area del commercio cittadino che da sempre rifiuta ogni limitazione e mal sopporta quelle in vigore. L’ultimo esempio è quello verificatosi per le feste di Natale 2022 con il provvedimento firmato e frettolosamente ritirato alle prime proteste.
Sul tema è molto attivo il consigliere di minoranza Angelo Priolo, forte sostenitore del provvedimento e critico con l’amministrazione per il mancato rispetto. Anche i controlli effettuati dalla Polizia Municipale in orari serali non hanno modificato la situazione. «Mi chiedo – ha ironizzato in qualche occasione lo stesso Priolo – se qualcuno si sia sentito in dovere di istituire questa ztl: servirebbe un tavolo con gli assessori alla Viabilità e alla Cultura e la comandante dei vigili per capire come intervenire, invece sembra che nessuno si voglia prendere la responsabilità di fare una scelta».
Nel frattempo l’amministrazione ha annunciato l’acquisto delle telecamere con fondi propri nell’ambito del cofinanziamento varato per ottenere il contributo previsto dalla Regione per il distretto Urbano del Commercio.