Gianfranco Ghiazza: Ovada lo ricorda con una targa in ospedale
Per il suo contributo in occasioni diverse
La consegna nel convegno organizzato nel salone dei Cappuccini
OVADA – «Il dottor Gianfranco Ghiazza è stato un punto di riferimento fondamentale nel 1994 per l’avvio del Day Hospital Oncologico di Ovada.
E lo è stato anche nel 2021 quando si è messo a disposizione per riavviare il nostro Pronto Soccorso nel periodo post Covid-19». Così Paola Varese, primario di Medicina dell’Ospedale Civile di Ovada, ha motivato il riconoscimento tributato al medico acquese scomparso lo scorso anno, per lungo tempo primario nell’ospedale della sua città e anche direttore dell’Asl.
A ricevere la targa che poi sarà installata in via Ruffini la moglie Anna, la figlia Cecilia e Claudia Bisio, dirigente medico del reparto di medicina a indirizzo oncologico che ha collaborato con lo stesso Ghiazza.
Spirito di servizio
Il dottor Ghiazza è stato ricordato nell’ambito del convegno organizzato da Fondazione Cigno dal titolo “One Health – Visione globale nella medicina della persona”. All’interno del salone dei Cappuccini si sono confrontati professionisti del mondo sanitario chiamati a dare la loro visione dell’attuale situazione legata al Servizio Sanitario Nazionale.
A spendere qualche parola per il dottor Ghiazza è stato anche Luigi Vercellino, attuale direttore generale di Asl Al. «Ricordo il periodo tremendo del Covid-19. Decisi di affidare ogni struttura della Provincia ad un referente. Per Acqui scelsi Gianfranco Ghiazza. Fu un punto di riferimento costante, ci confrontavamo ogni giorno. A volte aveva un atteggiamento che poteva sembrare naif ma il suo modo di interpretare la professione era encomiabile».