Ovadese, il pareggio 2-2 vale comunque il primato
Segnano Merialdo e Romei
Ultima gara per il girone d'andata e l'anno solare
OVADA – L’Ovadese prende nuovamente due reti, come a Castellazzo, ***** . In avvio di gara mister Luca Carosio cambia modulo varando un 4-3-3. In difesa c’è Musso con Feraru, in panchina Bianchi. Conferma al centro del campo per Bangoura con Sciutto e Gaggero, sostituto dello squalificato Bosic. In avanti i soliti Romei e Ottonelli sono con Merialdo alla prima da titolare.
Cambio in corsa
L’Ovadese ha un avvio fulmineo. Al 5′ Romei interviene su un tiro dalla distanza di Merialdo: la sua deviazione termina sulla traversa a portiere battuto. Al 10′ la risposta dei padroni di casa con una bella conclusione di Mangone fuori di poco. Sul capovolgimento di fronte ci prova Ottonelli, il suo tiro è respinto con i pugni da Marchio. Al 20′ si fa male Bangoura: il sostituto scelto da Carosio e Mutti con cambio di modulo.
Al 35′ il vantaggio ovadese. Bella azione sulla destra di Ottonelli: sul cross teso si avventa Merialdo che trova la deviazione giusta di testa. Romei potrebbe subito raddoppiare ma sul suo tiro è bravissimo Marchio a respingere. L’Ovadese rischia anche il pareggio per un’incomprensione tra Musso e Gaione sventata in affanno. Nel finale di frazione la squadra ospite fatica maggiormente nella fase di non possesso.
Ripresa difficile
L’Ovadese riparte con un copione simile. La mossa di Carosio è Mutti nel ruolo di perno del centrocampo. Il Pertusa trova però il pareggio. Conclusione dalla distanza di Raimondi, deviazione in mischia di un difensore ovadese e palla oltre le spalle di Gaione spiazzato. Romei e compagni rimettono però le cose in piedi in pochi minuti. Ottonelli trova il solito slalom in area ed è steso. Dal dischetto trasforma proprio Romei.
La gioia dell’Ovadese dura poco. La squadra di casa trova il pareggio con un colpo di testa in mischia in sospetto fuorigioco con la difesa presa in contropiede dopo un rilancio. Carosio prova a vincerla inserendo Coletti per Merialdo ma lo sforzo dell’Ovadese è più di nervi che di raziocinio. Nel finale poche le occasioni reali per provare a portare a casa la vittoria.