Via Gramsci, il cantiere infinito è quasi un caso
Lavori apparentemente fermi, sopralluogo nei giorni scorsi
Pause e sospensioni negli scorsi mesi
OVADA – Se non è un caso poco ci manca. Dagli uffici di Palazzo Delfino assicurano che il cantiere è quasi terminato. L’area rimane interdetta, non si vedono operai al lavoro. Non c’è ancora una tempistica certa per la conclusione dei lavori per la ricostruzione del marciapiede in via Gramsci. Il cantiere è stato aperto a marzo di quest’anno dopo che l’appalto, affidato all’impresa Rondinelli di Catanzaro, era stato ufficializzato nel mese di settembre. Nel frattempo si registra ancora qualche disagio in un tratto particolarmente congestionato dalla circolazione in arrivo dalla vicina via Voltri e dal casello dell’A26.
Viabilità, cantieri aperti tra via Voltri e via Gramsci
Diversi intoppi
L’operazione, coordinata dall’architetto Alessandro Biorci che ha elaborato il progetto e ha vestito i panni di direttore dei lavori, rappresenta l’ultimo tassello del recupero del muraglione sullo Stura consolidato tra 2019 e 2020 dopo la voragine che si era aperta sulla sede stradale. L’intervento prevedeva una cifra complessiva di 440 mila euro finanziata a suo tempo dal Ministero dell’Interno e poi passata nelle voci collegate al Pnrr. Da oltre tredici mesi si sviluppa quindi l’odissea, iniziata con la riduzione della carreggiata e qualche problema legato alla notevole presenza di mezzi pesanti nell’area. L’impresa incaricata si è divisa tra il cantiere in questione e l’intervento per la riduzione del rischio sismico all’interno della scuola Giovanni Paolo II di via Gramsci. L’ulteriore ritardo è derivato, in estate, dalle temperature torride che spinsero la direzione lavori a concedere una pausa agli addetti coinvolti. «Tutto si concluderà al più presto», assicura l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio Capello. Sul fronte opposto è stato realizzato un camminamento protetto per chi proviene dall’ultimo tratto di via Buffa ed era costretto a procedere sulla strada.