Sicurezza, nuovi occhi elettronici nei punti sensibili
Dopo i recenti fatti in piazza XX
Un investimento atteso da molto tempo
OVADA – Cinque o sette telecamere, da installare in zone ritenute sensibili e degne di attenzione della città. La cifra necessaria è stata già inserita a bilancio: 30 mila euro, in arrivo dall’avanzo del 2022, che si aggiungono ai 120 mila già accantonati per i varchi elettronici attesi nel centro storico. L’intervento potrebbe concretizzarsi nei primi mesi del 2024. Da Palazzo Delfino assicurano che l’intenzione era maturata da tempo. La svolta non sarebbe quindi legata agli ultimi fatti di cronaca, in particolare la scazzottata che fa ancora discutere di due settimane fa tra corso Martiri della Libertà, piazza XX settembre e il caffè Trieste. Da sempre la sicurezza cittadina è un argomento che divide e fa discutere.
Argomento sensibile
«Ovada è una città sicura, dove non si deve avere paura quando si passeggia per la strada, anche alla sera». In questo modo il sindaco, Paolo Lantero, esprime la sua posizione sull’argomento. Nulla di nuovo rispetto a quanto era stato puntualizzato qualche mese fa in consiglio comunale. In quell’occasione a chiedere conto della mancata partecipazione di Palazzo Delfino a un bando con il quale la Prefettura metteva a disposizione risorse per più occhi elettronici era stato Angelo Priolo, consigliere da poco uscito da “Ovada viva”. «La questione – aveva puntato il dito Priolo – non da oggi viene sottovalutata». «Non abbiamo partecipato – la replica del primo cittadino – perché avremmo dovuto sottoscrivere una dichiarazione che la città non è sicura». Allo studio ci sarebbero i punti nei quali installare le telecamere: quasi certi piazza XX Settembre e l’area del cimitero. Per le altre sono in corso valutazioni con un’attenzione particolare nei punti dove sono stati registrati i problemi maggiori.
Antenne alzate
Ad oggi in città sono monitorati gli ingressi con le telecamere installate tra 2017 e 2018. «Restare con le antenne alzate è importante e nulla va sottovalutato – conclude Lantero -, però bisogna evidenziare la discrepanza tra ciò che i cittadini percepiscono ed esternano sui social e i dati reali, che ci restituiscono un quadro di Ovada non preoccupante, dove qualcosa accade ma dalla quale restano per ora lontani scenari malavitosi o di grande criminalità. A questo contribuisce il lavoro silenzioso delle forze dell’ordine, compresi i nostri vigili urbani, nel contrastare vari fenomeni».