Croce Verde, open day alla scoperta di una pubblica assistenza moderna
Visita dei locali e dimostrazione di primo soccorso
Corso militi 2023 al via la prossima settimana
OVADA – Cosa fare quando una persona cade? Se in strada trovo un incidente in moto come mi devo comportare? Proveranno a rispondere a questi e altri quesiti i volontari della Croce Verde Ovadese coinvolti per l’Open Day in programma sabato 11 novembre, presso la sede di largo 11 gennaio. Per tutto il giorno sarà possibile visitare quella che è diventata la casa della pubblica assistenza dopo la conclusione dei lavori di ammodernamento dello scorso anno. Nell’occasione saranno i volontari a coinvolgere i partecipanti in due momenti distinti di formazione al mattino e al pomeriggio.
Croce Verde, iscrizioni aperte per il corso militi
Iniziativa regionale
Dalle 10.00 alle 12.00 saranno proposte dimostrazioni di primo soccorso. Dalle 15.00 alle 17.00 dimostrazioni di disostruzione in età adulta e pediatrica. Al termine sarà presentato il programma del “Corso militi” la cui prima lezione è in programma per sabato 18 novembre, dalle 10.00. In questo senso le iscrizioni sono state aperte da qualche settimana con la possibilità di eseguire le pratiche in sede e di acquisire informazioni anche attraverso i canali social dell’associazione. L’open day si sviluppa nell’ambito dell’iniziativa coordinata su tutto il territorio regionale da Anpas.
Croce Verde, la sede tanto agognata ora è stata inaugurata
Orizzonte obbligato
Le attività portate avanti dalla Croce Verde per divulgare buone pratiche di primo soccorso e di gestione delle emergenze proseguono anche all’interno delle scuole ovadesi. Sono gli stessi militi con maggiore esperienza a dialogare con gli studenti, mostrare l’importanza di conoscere e eseguire manovre e pratiche che possono salvare la vita. Il corso rappresenta uno strumento fondamentale per integrare con forze giovani i militi che hanno deciso negli ultimi anni di diradare il loro impegno a causa dell’età. L’associazione può contare su uno zoccolo duro sempre più ridotto a fronte di incombenze più pesanti e all’allungamento dei tempi di effettuazione dei servizi sempre più rivolti a strutture sanitarie lontane dalla città.