Benedetta Polli: “Con il mio basso sogno Wembley”
Studentessa alla scuola di musica Rebora
Tra ambizione e percorso concreto
Il mio sogno è quello di riempire Wembley con la mia musica. Meglio porsi obiettivi alti, a scendere si fa sempre a tempo». Scherza ma non troppo Benedetta Polli. Il suo strumento è il basso. La giovane musicista, 16 anni, studia alla scuola “Rebora” di Ovada con il docente Nicola Bruno. Il basso è la scelta per certi versi poco usuale, uno strumento peraltro fondamentale, sebbene in secondo piano, nella costruzione di una band.
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Ritmica nel destino
«Nella mia casa c’è sempre stata tanta musica – racconta Benedetta – Mia madre suona la chitarra. Ho sempre ascoltato molte cose, dalla classica a Amy Winehouse. Anche mia sorella suona (la batteria ndr)». Anche per lei il punto di partenza, a 7 anni, è stato il percorso di propedeutica sviluppato dal maestro Carlo Chiddemi. «Ho un ricordo bellissimo – racconta – il suo modo divertente di coinvolgerci mi è rimasto nel cuore». Una breve parentesi dedicata allo sport. La decisione definitiva di dedicarsi alle sette note è arrivata in quinta elementare. «Sono stata a lungo indecisa sulla strumento. All’inizio ho pensato alla batteria. Poi ricordo di aver visto un video di Amy Winehouse. Fu un’illuminazione. Aveva proprio l’energia che volevo». Da quel momento per Benedetta il basso è diventato più di un amico: un solido compagno di viaggio. «Non c’è giorno in cui non suoni – prosegue – Non mi dedico solo agli esercizi. Suono lasciandomi andare, quando lo faccio sono in una dimensione diversa dove i problemi e le preoccupazioni si annullano: ci siamo solo io e la musica che sto eseguendo».
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Generi diversi
I riferimenti musicali sono Flea dei Red Hot Chili Peppers, Jaco Pastorius uno dei padri dello strumento, il jazzista e compositore Marcus Miller. «Sono la mia ispirazione. Amo visceralmente anche i Beatles, Fabrizio De Andrè e Billie Eilish». Le sonorità preferite sono quelle jazz e rithm and blues per poi passare al pop e infine al rock. Frequentare la scuola di musica Rebora non ha significato solo crescere dal punto di vista musicale ma uno sviluppo su più fronti. «Suonare abbatte le barriere di età e di opinioni. Con i docenti e con i miei coetanei si sono creati legami profondi che si sviluppano parallelamente all’esperienza musicale». In questo momento Benedetta fa parte di due formazioni diverse: i “Chiosco 57”, creato da pochi mesi e il “Collettivo Montebeers” ascoltato nel corso dell’estate in diverse occasioni per l’omaggio dedicato a “The Dark Side of the Moon”, album iconico dei Pink Floyd pubblicato sessant’anni fa.
Nella vita di tutti i giorni Benedetta Polli frequenta il Lideo Linguistico a Novi Ligure. Ma l’obiettivo più immediato è l’esame per entrare al Conservatorio per il quale si sta preparando con il suo insegnante. «Vedo il mio futuro nella musica – conclude la giovane artista – E mi dedicherò con tutte le forze a realizzare questo obiettivo».