Ponti su Orba e Stura: slitta la ristrutturazione
La Provincia ha annunciato che si partirà (forse) nel 2024
Tra risorse scarse e ritardi
OVADA – Slitterà al 2024 la ristrutturazione dei due ponti di piazza Castello a Ovada, che la Provincia aveva previsto per l’anno in corso. Lo ha annunciato pochi giorni fa l’ingegnere Paolo Platania, dirigente della Provincia per il settore Lavori pubblici: «Il progetto non è finito nel dimenticatoio, i tempi si sono fatti più lunghi perché stiamo aspettando le autorizzazioni per intervenire sui sottoservizi dai vari enti di competenza.
Per il resto, abbiamo già una prima versione del progetto redatto dallo studio Alisea di Torino. Una volta che avremo completato l’iter per i permessi non ci vorrà troppo per procedere con la progettazione definitiva, bandire la gara e partire con i lavori. È plausibile che si possa aprire il cantiere nella primavera del 2024».
Ponte sulla Stura, iter infinito per l’intervento
I fondi
Un anno dopo le previsioni ma meglio tardi che mai. I due ponti, il cui restyling ha ricevuto un finanziamento di 1,4 milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture già nel 2022, non se la passano benissimo (anche se la Provincia ha escluso, dopo varie verifiche, rischi di stabilità).
Il più acciaccato, anche per questioni d’età, è quello in corrispondenza della strada provinciale 185, che scavalca il torrente Orba e unisce al centro il quartiere del Borgo. In questo caso, l’asfalto è sbriciolato e ridotto a un colabrodo, i marciapiedi sono accidentati e le vecchie ringhiere bianche e nere, arrugginite e precarie, fanno ancora bella mostra di sé al di là di quelle di protezione che la Provincia aveva installato nel 2010 per evitare rischi di sicurezza. Il viadotto sullo Stura, in direzione di via Novi e della strada provinciale 155, è di fattura più recente e presenta problemi meno pesanti anche se l’armatura in ferro dei piloni è ormai esposta in più punti e arrugginita.
In generale, il doppio intervento pianificato dalla Provincia prevede il ripristino dei copriferro e dei giunti, le riasfaltature e nuove ringhiere sul ponte dell’Orba. Ma ora che i tempi si sono allungati, il Comune potrebbe anche approfittarne per chiedere a Palazzo Ghilini uno sforzo in più.