Commercio, caccia a nuovi fondi con il bando regionale
Nell'ambito del distretto urbano
Focus su riqualificazione urbana e degli spazi al dettaglio
OVADA – Dopo i 50 mila euro arrivati per installare le nuove fioriere e le panchine e per censire le botteghe storiche della città, il Distretto urbano del commercio di Ovada (Duc) è pronto ad affrontare la seconda fase di investimenti. Il nuovo bando della Regione che si chiuderà il 2 ottobre mette sul piatto 8,8 milioni di euro in tutto, che potrebbero tradursi in un contributo per Ovada fino a 250 mila euro. «La scadenza è dietro l’angolo e stiamo lavorando sodo per consegnare il nostro progetto, insieme ai preventivi, all’Ascom Confcommercio, nostro partner nel Duc, che avrà poi il compito di farlo arrivare in Regione – spiega l’assessora Sara Olivieri, delega a Commercio e Turismo -. Stavolta il bando è molto articolato: 100 mila euro dovranno essere utilizzati come contributi diretti ai singoli negozi per piccoli restyling, dai tendaggi alle luci, e altri 100 mila per un’opera pubblica funzionale al mondo del commercio, da un nuovo marciapiede alla ristrutturazione di un angolo di città. Infine, quel che resterà dovrà servire per abbellire l’area del distretto».
Commercio: in arrivo 50mila euro per l’arredo urbano
Negli uffici si è ancora al lavoro per definire i dettagli e costruire una proposta che riesca a portare a casa le nuove risorse regionali. E se ancora si ragiona per individuare un intervento urbanistico che resti nella soglia dei 100 mila euro, il punto al quale Olivieri tiene di più è il capitolo sull’abbellimento del Duc, in particolare per quanto riguarda la piaga dei locali sfitti. «Difficile capire come risolverla – racconta -. La nostra idea sarebbe di dare un contributo gratuito ai proprietari perché almeno li pulissero. Il Comune installerebbe poi, gratis, delle vetrofanie per nascondere gli interni con foto e immagini delle bellezze del territorio. Un primo passo, anche se il sogno resta quello di poterli riconvertire in showroom per i negozi lontani dal centro: un giorno, magari, ci arriveremo». In attesa di sapere se l’idea piacerà a Torino e se la seconda tranche di risorse arriverà a Ovada, il Comune finirà di impiegare i residui di quanto già ricevuto in prima battuta: si sistemeranno le nuove fioriere dove ancora mancano, si sostituiranno le essenze con altre che necessiteranno minore manutenzione, visto che non tutti i negozianti si sono impegnati a bagnare i vasi ogni giorno e molte sono seccate, e si darà incarico all’impresa Ville & Giardini perché siano loro, per un anno, a farsi carico diretto della manutenzione dei vasi.