Maltempo 2019 e 2021: conto altissimo tra strade e argini
Gli interventi effettuati per ripristinare i danni
Somme messe a disposizione dalla Protezione Civile
OVADA – Due anni tremendi in cui il maltempo ha pesantemente flagellato la nostra città e tutto il territorio. Autunno 2019 e 2021. Piogge intense che stanno presentando il loro conto economico ora che la rendicontazione degli interventi di ripristino del 2019 è stata terminata e a breve si partirà con quella legata agli eventi più recenti. Cifre che devono far riflettere su quanto pesa, in tutto il nostro Paese, la partita legata al dissesto idrogeologico e ai danni causati da fenomeni importanti che si riproducono con una frequenza sempre più serrata. La cifra complessiva ammonta, tra i due anni, a quasi 1 milione 800 mila euro. Risorse economiche che il Comune di Ovada ha coperto grazie ai contributi messi a disposizione dalla Protezione Civile, attraverso la Regione. Un monito su quanto sarebbe necessario, laddove realmente possibile, fare prevenzione. Anche perchè al lungo elenco andrebbero aggiunti altri interventi importanti (ad esempio il ripristino dell’acquedotto danneggiato nel 2021) effettuati da altri enti con investimenti economici altrettanto onerosi.
Danni maltempo: preoccupa San Bernardo
Situazione complessa
L’ondata di maltempo del 2019 fu particolarmente pesante nel mese di novembre dopo che in ottobre aveva colpito maggiormente Castelletto d’Orba, Rocca Grimalda e l’area dello Stura verso Gnocchetto nel territorio di Belforte. Sul territorio ovadese il danno peggiore fu registrato a San Bernardo, strada danneggiata in due punti e interessata dalla maxi frana ai piedi della salita. Oltre venti residenti dell’area rimasero isolati e furono allontanati temporaneamente dalle loro abitazioni. Per il ripristino definitivo sono stati necessari 520 mila euro distribuiti nei tre interventi messi in atto per consolidare il fronte imploso e consolidare la carreggiata sprofondata in due punti. Il conto complessivo ammonta a oltre 1 milione e 200 mila euro. Parte delle cifre utilizzate per i ripristini più urgenti furono anticipate dal Comune di Ovada, che per reperire la liquidità necessaria posticipò alcune opere pubbliche già previste. In consiglio comunale fu approvato il provvedimento per la sottoscrizione di debiti fuori bilancio. «Le cifre indicate nei prospetti – chiarisce il sindaco, Paolo Lantero – sono molto significative e eloquenti. Quello che a volte sfugge è la mole di lavoro alla quale gli uffici sono chiamati per portare avanti le procedure, che necessariamente ha un impatto sull’operatività complessiva della struttura. Questa situazione dovrebbe far riflettere sulla necessità di prevenire eventi di questo tipo. Ma è un preciso limite della politica di questi anni quello di non saper avere una visione che vada oltre un tempo molto limitato». E ancora dall’elenco stilato all’Ufficio Tecnico: 130 mila euro per strada San Lorenzo, 140 mila utilizzati per l’area a monte del Geirino, 150 mila per il consolidamento del parcheggio di piazza Castello da poco terminato e infine altri 45 mila per interventi minori su strade di competenza comunale.
Ormig, volontari al lavoro per spalare il fango
Bis non troppo gradito
Le immagini del 2021 le ricordiamo tutti. La furia dell’Orba che invase le aree più bassi di regione Carlovini, del borgo e di Brizzolesi colpendo simboli importanti dell’economia cittadina. Anche lo Stura contribuì a danneggiare le aree nelle immediate vicinanze del greto. Nel dettaglio sono stati necessari 560 mila euro per superare i problemi. Parte dei contributi necessari sono stati già disposti: 160 mila euro per l’argine a protezione del piazzale di Ormig, altri 100 mila per lavori di ripristino tra il ponte della Veneta e a monte del Borgo, 70 mila per la messa in sicurezza della Rebba. Molti negli studi necessari sono ancora in corso. Danneggiate anche diverse strade.