Maturità 2023: sogni e progetti per il futuro
Continua il nostro viaggio tra gli studenti
Tra numeri e scienza
OVADA – Maturità 2023. Come accade già da qualche anno, parla molto al femminile il nostro viaggio nella maturità. Non fanno eccezione gli esiti da poco pubblicati per le prove dell’Istituto Barletti. Il nostro percorso è iniziato la scorsa settimana con Farah Hardabbou (il profilo che abbiamo delineato per la sua particolarità assieme a quelli di chi è uscito dall’Istituto Madri Pie con il massimo dei voti). Si riparte questa settimana con le storie di chi ha concluso i suoi cinque anni presso le scuole superiori della città. Percorsi differenti per un ugual esito, soprattutto orizzonti davanti con prospettive diverse.
Un cento che vale doppio senza nulla togliere agli altri. Stiamo parlando del massimo dei voti raggiunto da Giacomo Brenta, originario di Genova, ma abitante a Rocca Grimalda, nel corso serale di “Amministrazione Finanza e Marketing”. Lavorare e studiare ha rappresentato un traguardo non da poco. «Devo ringraziare la mia fidanzata – racconta Brenta – e un amico, Luca Costantino, che mi hanno coinvolto a riprendere gli studi dopo aver abbandonato con la terza superiore al Liceo Tecnologico». I passi successivi sono stati un lavoro da magazziniere per Sportika, il passaggio a Poliver, ora Relife. La scuola è ripresa dalla terza e quarta dopo l’abbuono di un biennio. «La parte umana in questo periodo scolastico è stata la più bella, da non dimenticare; se il 50% è merito mio, il resto è da attribuire all’ambiente che mi ha circondato, dai compagni ai docenti». Tra gli obiettivi prossimi la facoltà di Economia Aziendale per non fermarsi.
Due le studentesse da cento per “l’opzione Cambridge”. Egle Pesce di Molare non si aspettava il massimo dei voti anche se i compagni avevano scommesso su questo esito. «Sono felice del risultato – afferma – ma non mi sono mai posta questo obbiettivo vivendo questi anni con serenità. Non credo sia una votazione a definire le persone che siamo. Le prove scritte sono state la parte più complessa». Egle fa parte del gruppo Scout Ovada dall’età di 11 anni, pratica tennis oltre e ama i viaggi. Ne farà uno molto particolare anche quest’estate. «Insieme ad un mio compagno di classe (Flavio Perelli ndr) abbiamo deciso di partire per una missione umanitaria nell’area centrale del Kenya presso un ospedale e un orfanotrofio con attenzione ai bambini». Il futuro universitario è Ingegneria energetica al Politecnico di Torino, derivante da un interesse per tutto ciò che riguarda il futuro di questo pianeta e dalle soluzioni che bisogna trovare per salvarlo.
Martina Tedeschi è di Castelletto d’Orba. Non lo dice ma la sensazione è che il risultato sia la diretta conseguenza dell’impegno profuso in questi anni. «Ciò non toglie – spiega – che la soddisfazione e la felicità siano grandi. Soprattutto nel momento in cui ho visto il voto scritto nero su bianco. La prova di quest’anno è stata particolarmente difficile così come gli anni che abbiamo vissuto. Ma credo che la voglia di tornare alla normalità dopo il periodo segnato dal Covid-19 ci abbia aiutato a superare quella fase e le conseguenze che ha generato in tutti noi». Nel tempo libero cerca di dedicarsi a cose che possano servire per lo svago personale e il futuro. Per cui svuota la mente disegnando, ma soprattutto ama leggere ed attualmente è impegnata in un libro inerente alla storia della Medicina. Un indirizzo che vale anche per il futuro. «Sto studiando- conclude – per il test d’ingresso. Il mio vero sogno è quello di affermarmi come neurochirurgo».
Due i cento di cui una lode al Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate. Camilla de Francesco ha raggiunto anche la lode. In questi cinque anni ha anche imparato a bilanciare tempo libero, scuola per cui ha avuto modo di sviluppare migliori capacità di adattamento alle varie situazioni che le sono capitate. «Quest’anno – dice – ha poi rappresentato una sfida poiché il carico che mi portavo dietro era maggiore degli anni passati, senza poi aggiungere gli obiettivi a livello sportivo ai quali ho continuato a lavorare in concomitanza con la scuola». Camilla è infatti iscritta all’Atletica Ovadese: pratica il lancio del martello con buoni risultati ma ampi margini di miglioramento. Nessuna vacanza in programma, ma la parola d’ordine è riposo per arrivare a settembre con più energie possibili. «Mi iscriverò alla facoltà di matematica – conclude – Il mio sogno è quello di insegnare alle superiori».
Riccardo Caldini di Rivalta Bormida dopo il primo anno ad Acqui al Liceo “Parodi” si è trasferito al “Barletti” dove ha espresso il meglio di sé, spingendo anche il fratello a seguire la stessa strada. «Sono veramente contento – esclama – per il percorso e la votazione». Il domani immediato è la Facoltà di Ingegneria Meccanica a Genova: Riccardo è affascinato dalla materie scientifiche, matematica e fisica in particolare. Ma il suo sogno è quello di entrare al Muner, Università con sede a Bologna, che offre corsi di specializzazione nell’ambito delle auto sportive, supersportive e da corsa. « Mi piacerebbe – dice – lavorare all’interno di queste aziende specializzate nell’ambito della progettazione». Caldini anche appassionato di arte fin da piccolo ed ora si è avvicinato al mondo dell’acrylic pouring, tecnica per la realizzazione di quadri su tela . Le sue opere sono visibili sulla pagina Instagram. Un ulteriore passatempo con un risvolto molto concreto.