Giardini delle poste: residenti esasperati
L'area è infrequentabile per sporcizia e degrado
Urla e schiamazzi ben oltre l'orario di chiusura
OVADA – I residenti di via Cavanna si lamentano da tempo. “In quello spazio è impossibile andare”. L’oggetto delle lamentele sono i giardini Baden Powell di fronte alle Poste. La sporcizia e il degrado sono spesso padroni dell’area giochi dedicata ai bambini. Un problema che evidentemente si riproduce ciclicamente con il comune che, per carenza di personali disponibile, fatica a contenere il fenomeno. Le ore serali sono le più problematiche, a dispetto degli orari. D’inverno l’area viene chiusa alle 18.30. D’estate i cancelli sono aperti fino alle 23.00. Peccato che dal lato opposto al cancello la grata sia stata divelta e quindi sia facile entrare a dispetto dei divieti.
Giardini delle Poste: urla e degrado, i residenti protestano
Situazione insostenibile
Cartacce, lattine, vetri di bottiglie. Lo scenario offerto dall’area tra i giochi per i bambini è eloquente. Non mancano anche gli escrementi. In passato il Comune aveva presentato un progetto per il recupero dell’intera area con il campetto “multisport” e la pista di pattinaggio. Le risorse sarebbero dovute arrivare dal Pnrr, il filone dedicato alla riqualificazione urbana, in un’operazione più ampia che coinvolge diversi comuni dell’Ovadese e ha come principale obiettivo la riqualificazione dell’area oltre lo Stura ancora occupata dal Frantoio Gentile. L’idea è risultato “finanziabile” ma i denari sono stati inviati in aree più degradate del Meridione. E così i giardini attendono. I tentativi “casalinghi” di abbellire l’area con l’intervento delle vicine scuole medie e degli scout evidentemente non hanno convinto i frequentatori a comportamenti più decorosi.