Ztl, la polemica è sul semaforo di largo Oratorio
Critica la minoranza: «Non è chiaro». «Ci sono anche le transenne», la replica
Stanziate le risorse per i varchi elettronici
OVADA – «Da quell’accesso non è chiaro che si stia entrando in un’area interdetta alle auto per la ztl». La delibera varata dal Consiglio Comunale di lunedì scorso ha stanziato 130 mila euro per sei telecamere necessarie per monitorare il centro storico. Ma la polemica tra le parti è stata alimentata dal passaggio tra piazza Garibaldi e largo Oratorio. A puntare il dito è stato il consigliere di Minoranza Angelo Priolo. «Sarebbe necessaria – ha spiegato discutendo l’interrogazione da lui stesso presentata – una comunicazione più chiara». Di fatto chi arriva in auto si trova davanti a un semaforo e un cartello: un divieto di sosta condizionato al fatto che luce sia spenta o gialla lampeggiante. In caso si possa passare il semaforo funziona come in ogni altro punto della città.
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Provvedimento di prospettiva
«Negli orari in cui la limitazione al traffico è in vigore – chiarisce lo stesso primo cittadino – non solo c’è il semaforo. Ci sono anche le transenne come negli altri ingressi. Peccato che in molte situazioni vengano spostate per passare lo stesso». Le telecamere sono fondamentali perchè la Polizia Municipale fatica a esercitare la normale funzione di controllo nei momenti in cui è in vigore. «I vigili in servizio – chiarisce ancora Lantero – sono quattordici. Le assunzioni completate hanno solo rimpiazzato le perdite più recenti. Non ne avremo alto perchè gli spazi per il personale sono finiti. Nel 2018, per fare un esempio, i vigili erano 18». Di progressiva pedonalizzazione del centro storico di discute dal 2020, anno in cui la nuova ztl fu varata. Era l’estate successiva al Covid-19 in cui era necessario utilizzare tutti gli spazi all’aperto a disposizione per ovviare ai limiti nei locali chiusi. Oggi il ricordo sembra lontano.
Ovada: videosorveglianza, 130mila euro per l’installazione
«Discutere di queste cose – ha rincarato la dose Priolo – significa capire quale destinazione vogliamo dare al centro storico. Ovada è una città, troppo spesso però si considera un paesone»