Stazione di Ovada, sporcizia e degrado nell’edificio recuperato nel 2019
Guano di piccione diffuso negli spazi aperti
Il restyling costò oltre 4 milioni di euro
OVADA – Una storia di degrado che ha valore rispetto all’attualità di tutti i giorni ma che rappresenta soprattutto un monito in momenti in cui si discute molto dell’impiego dei fondi sbloccati dal Pnrr da parte di Rfi. La questione riguarda la sporcizia degli ambienti della stazione centrale di Ovada. Molte le segnalazioni pervenute nelle ultime settimane dagli utenti che hanno sgranato gli occhi di fronte agli esempi più eloquenti. A parlare da padrone è il guano di piccione depositato sul marciapiede principale del binario 1, sulle balaustre e in altri angoli comuni dell’edificio recuperato solo nel 2019. Uno stato di evidente abbandono che rappresenta un caso eloquente della mancanza di visione che domina questi anni.
Restyling da 3,5 milioni per la stazione di Ovada
Polemica prolungata
L’inaugurazione della “nuova” stazione centrale risale alla primavera del 2020. Una mattinata condita dalle promesse dei vertici di Rete Ferroviaria Italiana dell’epoca. Tra gli indirizzi espressi un potenziamento dei servizi offerti, l’intenzione di riaprire il bar con l’avvio di un bando per la gestione. Nulla di tutto questo si è verificato. Anzi: nel giro di poco tempo la biglietteria è stata chiusa e sostituita dalle emettritrici elettroniche.
L’idilio tra sindaci del territorio e vertici di Trenitalia durò solo poche settimane. Lo sportello chiuse i battenti definitivamente il 5 giugno. In venti, tra basso Piemonte e Valle Stura scrissero per ottenere una marcia indietro. La mossa istituzionale fu accompagnata dalla raccolta di 2500 firme da parte del Comitato Trasporti Valli Stura e Orba. Ferma la posizione di Trenitalia che replicò facendo notare come tutti i canali di vendita alternativa fossero stati attivati per venire incontro agli utenti abituali. E dire che il restyling precedente era costato 4 milioni e 500 mila euro per l’ammodernamento dei locali e il superamento delle barriere architettoniche.
Fumata nera per la biglietteria della stazione
Segnalazioni e effetti
Gli interventi previsti con gli stanziamenti messi a disposizione dal Pnrr riguardano le stazioni di Acqui Terme, Prasco Cremolino, Genova Costa di Sestri e Campoligure Masone. Se da un lato c’è un tema di abbattimento delle barriere da tenere in considerazione, molto critica la posizione del Comitato Trasporti Valli Stura e Orba che propenderebbe per una maggiore attenzione a tempi di percorrenza e prevenzione dai disagi. Una posizione giustificata alla luce di quanto successo proprio a Ovada. Sembra trascorso un secolo. Segnalazioni sulla pulizia erano arrivate anche due anni fa. Senza effetti concreti.