Gnocchetto, residenti prigionieri delle auto nei week end
Nonostante il restringimento nel centro abitato
Molti veicoli oltre il limite di velocità
OVADA – «Qui nel fine settimana è un vero incubo». Lungi dai residenti rimpiangere la prolungata chiusura della strada che ha portato tanti problemi. Ma in frazione Gnocchetto hanno lo stesso problema che al Borgo hanno voluto mettere in evidenza con cartelli e disegni. La velocità delle automobili in transito è eccessiva. Veicoli lanciati, anche nel centro abitato, come diretta conseguenza della sistematica sottovalutazione dei limiti di velocità applicati su tutta la statale 456 del Turchino a cavallo del confine tra il basso Piemonte e la Liguria. Bastano pochi minuti di sopralluogo nelle prime ore del mattino della domenica per rendersi conto di una situazione ingestibile.
Rischi ricorrenti
Camminano sul ciglio della strada i residenti. A breve distanza le macchine lanciate. Sul vicino viadotto dell’A26 la marcia è rallentata, come sempre succede da quando il collegamento con Genova è entrato nel suo tunnel di cantieri e ispezioni ai viadotti. «Durante la settimana il problema nasce dall’interscambio tra le due regioni. In particolare le auto in arrivo dalla Liguria nelle fasce di punta legate al lavoro. Ma nei fine settimana cresce il numero degli automobilisti che decidono di uscire a Ovada e raggiungere Voltri aggirando gli stop imposti dai restringimenti». Negli anni, ogni tentativo di applicare un correttivo si è rivelato vano. Prima il rilevatore di velocità non più a norma dopo una delle tante modifiche del codice della strada a garanzia di chi guida. Poi il tentativo con il Velo Ok successivamente sparito, ricomparso ma poco efficace, soprattutto da quando per elevare le sanzioni è stata necessaria la presenza della pattuglia della Polizia Municipale. Il problema, paradossalmente sospeso con la strada troncata in due dalla frana, si è puntualmente riproposto quando Anas ha riaperto definitivamente al doppio senso di marcia.
Ulteriore incognita
Nemmeno l’ultimo restringimento alternato applicato dopo il cedimento di un muretto e le successive ispezioni consiglia a un atteggiamento di maggiore buon senso. E d’altronde chi guida verso il Piemonte, per raggiungere il lavoro, deve fare i conti con i frequenti stop legati al transito dei treni, non solo passeggeri ma anche per le merci, con la periodica chiusura dei passaggi tre passaggi a livello in altrettanti chilometri che portano incertezza sui tempi di percorrenze. I tempi di chiusura negli anni sono stati allungati, senza contare i ricorrenti problemi alle sbarre che costituiscono un’ulteriore incognita.