OVADA – Enoteca, nuova fase. A sancirla l’approvazione avvenuta qualche sera fa del nuovo statuto che regolerà l’attività dei prossimi anni per l’ente di promozione del Dolcetto e dell’Ovada. A dare il via libera una foltissima rappresentanza, come mai era successo dei sindaci del territorio, molti soci. Con l’approvazione è stata adeguata anche la validità dell’attuale consiglio direttivo, presieduto da Mario Arosio, che sarà in vigore fino al 2026. Un’occasione in più per programmare attività oltre l’orizzonte della candidatura a “Città Europea del vino” in programma per il prossimo anno.

Enoteca: il nuovo presidente è Mario Arosio

Principali modifiche

“L’Enoteca ha sempre puntato a allargare la platea dei soci”, chiarisce proprio il presidente, Mario Arosio. E così la modifica più interessante riguarda proprio questo aspetto: apertura a Fondazioni bancarie, associazioni di categoria legalmente riconosciute, associazioni e fondazioni operanti nel campo agricolo, turistico, culturale, ambientale e sportivo, banche locali. “Da sempre – prosegue Arosio – siamo aperti alle collaborazione e a nuove iniziative. Dopo questa modifica è ragionevole pensare che a breve il numero dei soci (44 ndr) possa salire“. Nel frattempo l’ente proseguirà con il suo mix di iniziative di promozione legate direttamente al mondo del vino e di rassegne culturale, eventi di portata più ampia. Altra apertura interessanti quella verso comitati scientifici e soggetti universitari. “E’ il modo per andare a cercare al di fuori del nostro gruppo quelle competenze che sono necessarie nell’ambito della ricerca e dello sviluppo”

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Nuova formazione

Come detto Arosio presiederà il direttivo dell’Enoteca fino al 2026. Con lui c’è la riconferma per quasi tutta la vecchia squadra. Esce solo il produttore Paolo Baretta, entra Emilio Nervi dirigente scolastico e professionista. Nel dettaglio: Franco Paravidino sarà il vice presidente, Tiziana Zago il segretario. Consiglieri Chiara Boarini, Renzo Cavanna, Davide Cavelli, Eugenio Gastaldo, Stefania Olivieri, Federico Robbiano e Lorenzo Romano, oltre al già citato Nervi.

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