Parrocchia, urgente un intervento per il tetto
In corso le stime e una fase preparatoria per il progetto
Il ruolo della Diocesi, la necessità di un intervento degli ovadesi
OVADA – Urge un intervento per il tetto della Parrocchia dell’Assunta. A parlarne direttamente è il parroco don Maurizio Benzi dopo che dell’argomento si sono già occupati il Consiglio degli Affari Economici della Parrocchia e gli Uffici preposti della Curia Vescovile che stanno valutando come muoversi. La Chiesa, costruita tra il 1772 e il 1797 con il lavoro e il contributo di tanti ovadesi dell’epoca, è una costruzione veramente imponente; infatti il suo interno misura 60 metri di lunghezza per 20 di larghezza. L’altezza di 47 metri fa si che la cupola sia un elemento caratteristico del panorama per una costruzione che è idealmente il centro del sistema non solo della città ma di tutto il territorio.
Segnali preoccupanti
Quella in corso è una fase propedeutica alla progettazione. Ma è necessario fare le cose velocemente: come è possibile già notare dall’interno del tempio si registrano evidenti segni di umidità negli affreschi che potrebbero allargarsi nella prossima stagione autunnale. «Ci troviamo di fronte – chiarisce il parroco -ad uno dei tetti più importanti per estensione delle Chiese della Diocesi, per cui ringrazio per l’attenzione riservata ad uno dei monumenti simbolo della città. La Diocesi infatti potrebbe intervenire con il 70% sull’intero costo dei lavori grazie all’8 per mille destinato dai contribuenti alla Chiesa Cattolica nella denuncia dei redditi. La parte rimanente sarà a carico della comunità ovadese». Non ci sono ancora cifre definitive, ma si parla di oltre 500 mila euro per il lavoro completo: l’impegno non è da poco, la popolazione ovadese sarà di nuovo chiamata a una grande mobilitazione con l’obiettivo di conservare uno degli edifici connotanti del centro storico. Già in passato la Parrocchia dell’Assunta era stata sottoposta ad interventi di ristrutturazione: negli anni ‘90 ancora il tetto, in seguito il rifacimento della facciata e il ripristino, all’interno degli affreschi. Il tetto stesso è parte da sempre soggetta a monitoraggio e a manutenzione soprattutto a causa dei danni generati dal guano dei piccioni che stazionano nella parte vecchia della città.
Patrimonio cittadino
Ora si è aggiunta anche una presenza sempre più diffusa dei gabbiani, elemento nuovo rispetto al passato. Il Parroco don Benzi confida in una pronta risposta degli Ovadesi come già capitato in passato e per questo sono già in programma dopo l’estate incontri di sensibilizzazione nel corso dei quali saranno anche spiegati i dettagli dell’intervento una volta messi definitivamente a fuoco. Per il via libera definitivo saranno necessari il benestare della Diocesi, del Comitato nazionale della Cei e della Soprintendenza del Ministero della Cultura. L’importanza dell’edificio è emerso in questi masi anche grazie alle aperture, a scopo turistico, organizzate per eventi particolari: un richiamo importante, non solo per i visitatori ma anche per tanti ovadesi che vogliono conoscere qualcosa di più del patrimonio cittadino.