Valentina Pastorino, la borsa di studio ricorda Mario Polidori
Premiata la studentessa del Barletti con i voti più alti nelle materie scientifiche
OVADA – Una passione per i numeri nata prima delle scuola, un percorso che si è sviluppato negli anni successivi abbracciando tutte le materie scientifiche. Valentina Pastorino, studentessa ovadese, ha ricevuto venerdì scorso la seconda borsa di studio nel ricordo di Mario Polidori. La consegna è andata in scena nell’aula magna del Barletti di via Pastorino alla presenza di una rappresentanza dei compagni di classe e dei famigliari di Mario, del dirigente scolastico, Felice Arlotta, e dei docenti. Il riconoscimento arriva a pochi giorni dall’inizio della Maturità, ultimo atto di un percorso di studio molto brillante.
Percorso brillante
«Ero piccola – racconta la studentessa – mia sorella maggiore studiava le tabelline, iniziai a studiarle anche io. Ma la passione vera per le materie scientifiche è arrivata alle medie, grazie alla mia insegnante che me le ha fatte apprezzare e comprendere a pieno». Valentina Pastorino succede a Luca Pastorino, premiato lo scorso anno. Gli studenti della 5A del Liceo Scientifico del 1988/89 hanno creato la borsa di studio per ricordare il loro compagno di classe prematuramente scomparso, non solo le grandi capacità ma anche doti umane e disponibilità verso gli altri. «Era una persona buona – ricordano i compagni – con un gran senso dell’umorismo. Da persona brillante, non lo faceva mai pesare con atteggiamenti da protagonista o presuntuosi».
Aiuto ai più deboli
Valentina ha le idee chiare per il futuro immediato. Proverà a iscriversi a medicina. «Mi sembra – conclude – l’ambito nel quale mettere a frutto quanto ho imparato finora. L’ambito è la psichiatria. In alternativa potrei provare con l’ingegneria». Altri quattro gli studenti selezionati per il bando che hanno ricevuto l’attestato previsto dagli organizzatori. Si tratta di Martina Tedeschi, Giacomo Sobrero, Margherita Nervi, Alessia Semino. Ottimi i voti di tutti i partecipanti. Il criterio individuato, l’esame di quanto conseguito nell’anno precedente, non è bastato ad arrivare un vincitore. La giuria, composta da un compagno di classe di Mario, da un famigliare e da un insegnante, ha dovuto controllare anche le annate precedenti.