Unduetre, nasce il micronido comunale
L'evoluzione del servizio di baby parking rivolto a tutto il territorio
OVADA – Ad applaudire ad un obiettivo di legislatura raggiunto è stata lunedì scorso il vice sindaci di Ovada, Sabrina Caneva. Il servizio è infatti formalmente offerto dalla città. Ma come nel caso del baby parking sviluppato fino all’anno scorso l’auspicio è in un’adesione importante da parte dei paesi del circondario. Alcuni come Tagliolo, Rocca Grimalda e Trisobbio avrebbero già formalizzato il loro assenso. Si trasforma in micronido il servizio offerto in via Novi attraverso il centro “Unduetre”. Il via libera definitivo è arrivato, all’unanimità, nel consiglio comunale di qualche giorno fa.
Nuove prerogative
La struttura potrà accogliere bambini dai sei mesi in su. In precedenza la fascia d’età presa in considerazione era quella compresa tra tredici mesi e tre anni con l’aggiunta di tre frequentatori in età inferiore. Per i piccoli che già frequentano la struttura non cambierà nulla. La nuova lista per i richiedenti dovrà essere composta nel periodo futuro. L’intento è quello di creare il servizio, poi affidarne la gestione a un soggetto terzo come già accadeva con il baby parking affidato alla cooperativa Azimut. Questa scelta agevola notevolmente le famiglie poiché i contributi statali e regionali per il pagamento delle rette di frequenza sono destinati agli utenti di asili nido, non di baby parking. Per l’accesso al servizio è infatti previsto a carico delle famiglie un contributo mensile, il cui ammontare è individuato autonomamente da ciascun Comune aderente all’iniziativa.
Il Comune potrà usufruire, per la gestione del nido, della dotazione di un contributo statale. L’importo crescerà negli anni fino al raggiungimento di un unico livello minimo che ciascun bacino è tenuto a garantire. Nel 2023 saranno 38.340,00 euro.