Fisiatria, quale futuro per il reparto ovadese?
Dopo l'inaugurazione di Riabilitazione a Tortona, interrogativi ancora senza una risposta
OVADA – Un destino ancora da scrivere, nonostante le rassicurazioni. Una questione rilanciata, ma solo simbolicamente, dal taglio del nastro del nuovo reparto di Riabilitazione di Tortona. In bilico rimane la Fisiatria di Ovada, in attesa di conoscere qualcosa sul suo orizzonte di breve e medio periodo. Una storia che ha radici relativamente lontane. Un reparto chiuso dall’Asl Al e poi riaperto dopo una rapida ristrutturazione del terzo piano dell’ospedale civile di via Ruffini tra 2011 e 2013 all’epoca della direzione di Paolo Marforio. Successivamente una delibera regionale, firmata dall’allora assessore alla Sanità Antonio Saitta che, con l’attribuzione dello status di “ospedale di comunità”, ridefinì l’area come reparto di Lungodegenza a indirizzo fisiatrico, un codice che definisce precisamente compiti e attribuzioni non del tutto soddisfatte.
Indicazioni e dubbi
«L’inaugurazione del nuovo reparto di Riabilitazione avvenuta lunedì a Tortona non influenzerà in nessun modo quello già esistente a Ovada: i cittadini possono stare tranquilli perché non è intenzione dell’Asl Al intervenire per modificare la situazione attuale». Dietro le parole di Luigi Vercellino, attuale direttore generale di Asl Al, uno scenario tutto da scrivere, un’attesa di conoscere da parte degli enti locali, l’incertezza appena accennata degli operatori stessi della struttura. L’attuale indicazione sarebbe per la permanenza di un reparto a dodici letti. Nel 2019 il reparto fu visitato dall’attuale assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi. In quella sede si parlò per la prima volta di un più forte indirizzo oncologico giustificato dall’attuale connotazione della struttura. «Rimaniamo convinti – chiarisce oggi il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – che una riabilitazione classica possa dare il suo contributo negli attuali percorsi sviluppati da Asl. In ogni caso siamo aperti al confronto e a valutare possibili novità».