• Network logo
  • Ultima Ora
  • Cronaca
  • Economia
  • Lavoro
  • Politica
  • Blog
  • Newsletter
  • Società
  • Cultura
  • Spettacoli
  • Sport
    • Sport
    • Sport Live
    • Alessandria Calcio
    • Derthona Basket
  • Animali
  • Necrologie
  • Farmacie
  • Farmacie
  • Elezioni
  • Abbonamenti
  • Edicola Digitale
  • Top Tag
    • Staria e storie di Valenza
    • Il deposito di scorie nucleari
    • Dossier Spinetta
    • Il caso Ginepro
    • Il processo Eternit Bis
    • Vite in cella
    • Venticinquesimo Minuto
    • L’ospedale siamo noi
    • I castelli dell’Acquese
    • Arte e Memoria
  • Podcast
    • Eco Sentieri
    • Che cosa direbbe Freud?
  • DOCUFILM
    • Alessandria: tra industrie a rischio e pericolo inquinamento
    • Dossier Spinetta, storia di un inquinamento
    • Le vecchie nuove droghe
    • 1994, la tragedia dell’alluvione: guarda il docufilm
    • In direzione contraria, la strage di Quargnento
    • Il ciliegio di Rinaldo
  • Network
    • Il Piccolo
    • Alessandria
    • Novi Ligure
    • Acqui Terme
    • Casale
    • Ovada
    • Tortona
    • Valenza
      • micro circle logo
      • coogle_play
      • app_store
    Site Logo
    Leggi l'ultima edizione Read latest edition Abbonati Abbonati
    • Lavoro
    • Cronaca
    • Sport
    • Alessandria Calcio
    • Newsletter
    • Società
    • Necrologie
      • Lavoro
      • Cronaca
      • Sport
      • Alessandria Calcio
      • Newsletter
      • Società
      • Necrologie
    Pronto
    Generic, Home, Società
    19 Maggio 2023
    ore
    06:59 Logo Newsguard
    Ovada

    Pronto Soccorso, senza gettonisti il rischio è la chiusura

    La nuova crisi che riguarda tutta la sanità regionale

    OVADA – Non c’è evidentemente pace per la sanità della nostra Regione. Rischia di generare un vero e proprio terremoto lo stop imposto all’utilizzo dei medici del 118 per la copertura (su somministrazione del gettone) dei turni del Pronto Soccorso. Una crisi specifica, che va a innestarsi nello scenario più complesso della cronica mancanza di medici già raccontata su queste pagine nelle scorse settimane. Per dire di quanto la coperta sia corta: demedicalizzare le ambulanze aveva rappresentato la soluzione adottata dall’azienda ospedaliera cui fa capo la centrale operativa per assicurare il servizio del 118 in tutta la Provincia. Se non si troverà un’alternativa adeguata entro la fine del mese in corso le conseguenze potrebbero essere importanti. In una difficoltà generale di questo tipo, la condizione del Pronto Soccorso cittadino, già riaperto su responsabilità del reparto di Medicina dell’Ospedale Civile come soluzione di compromesso adottata dopo l’emergenza Covid – 19, appare particolarmente fragile e in bilico.

    Pronto Soccorso, senza gettonisti il rischio è la chiusura

    Soccorso 118, provincia in sofferenza, la città non fa eccezione

    La carenza di medici sul territorio ha già prodotto casi di notti scoperte

    Posizione ferma
    Lo scorso 17 aprile, l’assessorato alla Sanità della Regione guidato da Luigi Icardi, ha ottenuto l’approvazione di una delibera sotto il titolo di “Primi indirizzi per la regolamentazione dei rapporti tra l’Azienda Sanitaria Zero e le aziende sanitarie regionali per la funzione di emergenza sanitaria extraospedaliera”. Di fatto il sistema 118 è stato ridisegnato prevedendo per i medici la possibilità che lavorino nei Pronto Soccorso senza il coinvolgimento delle cooperative. Ad oggi non esiste una convenzione tra l’Azienda Ospedaliera di Alessandria e 118 per una soluzione alternative senza il ricorso alle cooperative stesse. Da qui la gravità della situazione. «Monitoriamo ciò che accade ogni giorno – chiarisce il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – e sto spingendo perché tutti i miei colleghi dei centri zona facciano lo stesso. Abbiamo ricevuto la bozza della soluzione che si potrebbe adottare e non ci nascondiamo la presenza di forti criticità. Quello che dev’essere chiaro è che la scelta di penalizzare i centri più piccoli non è accettabile e siamo pronti a muoverci per tutelare la comunità». Parole pronunciate in forza di una delibera, la 1-600 approvata dalla Giunta all’epoca guidata da Sergio Chiamparino per la riorganizzazione della rete ospedaliera secondo gli standard imposti dalla legge che impose la presenza di un Pronto Soccorso per un’area disagiata, provvedimento da sempre mal digerito dai vertici sanitari.

    Pronto Soccorso, senza gettonisti il rischio è la chiusura

    Ovada: incidente in via Novi, intervento dell'elisoccorso

    I fatti poco dopo le 19

    Emorragia inarrestabile
    Secondo i dati disponibili alla fine del mese di maggio il 118 avrà effettuato 14 turni nell’ospedale di Ovada. Altri 20 saranno effettuati ad Acqui, 8 a Novi. Solo questi numeri portano a capire quale voragine si aprirebbe senza una soluzione funzionale. Ma tutta la nostra Regione vive una condizione di grande sofferenza alla quale è difficile dare una risposta, specie nelle aree di confine dove i “gettonisti” sono più richiesti per le prestazioni che possono offrire. «Una realtà come Ovada – prosegue Lantero – non può essere in alcun modo penalizzata. Parliamo di una piccola struttura virtuosa che fornisce prestazioni importanti».

    Sottotesto: l’Ovadese ha già fatto la sua parte in termini di tagli e sacrifici, di più non è possibile.
    E dire che per la riapertura del Pronto Soccorso, chiuso per reperire risorse professionali nel momento più difficile dell’emergenza sanitaria, furono necessari lunghi mesi di battaglie con la fumata bianca solo a fine luglio 2020. Nel frattempo un altro provvedimento importante è stato preso nel quadro del provvedimento che attribuisce oneri e prerogative ad Azienda zero, il soggetto attraverso il quale la Regione conta di erogare il servizio sanitario nella sua interezza. Dal dispositivo arriverebbe un’apertura alla possibilità che sulle ambulanze salgano anche medici specializzandi e tirocinanti. Il fenomeno della fuga dei medici dagli ospedali riguarda tutto il Paese: turni massacranti e scarse retribuzioni le due ragioni principali in un quadro che negli ultimi due anni si è aggravato esponenzialmente. «Un flusso inarrestabile», denunciano i vertici di Anaao Assomed.

    SEGUI ANCHE:

    118 Ovada sanità società
    this is a test{"website":"website"}{"ovada":"Ovada"}
    Watsapp RESTA SEMPRE AGGIORNATO. ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP: È GRATUITO!
    Articoli correlati
    Soccorso 118, provincia in sofferenza, la città non fa eccezione
    Società
    Ovada
    Soccorso 118, provincia in sofferenza, la città non fa eccezione
    12 Aprile 2023
    ore
    17:09
    OVADA - È una coperta sempre più corta quella che riguarda, nella nostra provincia, tutto il sistema...
    Leggi di piú
    Croce Verde, l’ambulanza “90” donata da Fondazione Crt
    this is a test{"website":"website"}{"il-piccolo":"Il Piccolo", "ovada":"Ovada"}
    Ovada: incidente in via Novi, intervento dell’elisoccorso
    Cronaca
    I soccorsi
    Ovada: incidente in via Novi, intervento dell’elisoccorso
    9 Maggio 2023
    ore
    20:34
    OVADA - E’ stata trasportata all’ospedale di Alessandria la ragazza coinvolta, poco dopo le 19, nell...
    Leggi di piú
    this is a test{"website":"website"}{"il-piccolo":"Il Piccolo", "ovada":"Ovada"}
    Leggi l'ultima edizione
    Leggi l'ultima edizione
    footer circle logo
    Site Logo in Footer
    Google Play App Store
    Copyright © - Editrice Gruppo SO.G.ED. Srl - Partita iva: 02157520061 – Pubblicità: www.medialpubblicità.it
    Chi siamo Cosa Facciamo Pubblicità Necrologie Ovada Privacy Cookie Policy

    Il Piccolo di Alessandria AlessandriaNews NoviOnline AcquiNews CasaleNotizie OvadaOnline TortonaOnline ValenzaNews
    NewsGuard Logo Logo W3C