L’Ovadese punta a crescere tra campo e organizzazione
Il bilancio a una settimana dal termine del campionato
OVADA – «Il nostro campionato è decisamente positivo». Nemmeno l’1-2 subito nell’ultima di campionato dalla Gaviese, sesta sconfitta interna consecutiva, scalfisce il giudizio sulla stagione della dirigenza ovadese. A farsi avanti è Andrea Repetto, vice presidente ma primus inter pares sul piano calcistico. «Abbiamo preso le misure e siamo molto soddisfatti del lavoro svolto – prosegue – Ora puntiamo a crescere ancora secondo i programmi che avevamo indicato l’anno scorso».
Nuovo organigramma
Due le figure al centro di questo processo di crescita. La prima è quella di Luca Carosio, mister che ha confermato nel corso dell’anno il suo valore. Della sua conferma si è parlato lunedì scorso in un vertice societario. Per la dirigenza l’argomento rappresenta una non questione. L’allenatore si vede sulla panchina ovadese al 99%. Ad aggiungere quell’1% mancante dovrebbe essere l’approvazione di un progetto complessivo che, prima della squadra maggiore, riguarderebbe lo sviluppo del settore giovanile. C’è poi un nodo legato alla dirigenza. «La mia intenzione – chiarisce Repetto – è quella di essere più presente».
Questioni di campo
Si guarda anche alla crescita sul campo. «Vedremo quanti giovani dovremo far giocare – conferma Repetto – L’idea è quella di tre innesti». A ciò si arriva nella convinzione di poter tenere tutti gli elementi di qualità, puntelli del campionato: Gaione, Costa, Bianchi, Bangoura, Bosic, Rignanese saranno lo scheletro della prossima formazione. Serve un centrale difensivo, un attaccante di qualità da affiancare al centravanti, forse un centrocampista. E qualche alternativa per un allenatore che punta su allenamenti intensi e a tenere tutti sempre sulla corda. C’è anche un punto di partenza sul quale ragionare. In campo dovranno andare tre giovani, secondo l’indicazione fornita dal Comitato Regionale: 2005, 2004 e 2003. Questo produrrà strategie diverse e consentirà anche di contenere un minimo i costi.