Carpeneto, bovini morti nell’incendio: la scintilla dalla marmitta del trattore
CARPENETO - L’innesco da cui è poi divampato il maxi incendio che ha causato la morte di una sessantina di…
Una grande mobilitazione dopo l'incendio che due mesi fa ha distrutto l'azienda di allevamento
CARPENETO – «C’è ancora tanto lavoro da fare ma senza l’aiuto di tante persone non avremmo avuto la possibilità di risollevarci» Elisabetta Bottero, con il marito Massimiliano Paravidino, ha ancora negli occhi le fiamme che quasi due mesi fa hanno distrutto Cascina Belvedere, l’azienda di allevamento di bovini bruciata poco meno di due mesi fa a Carpeneto. Da quel giorno gli sforzi per ripartire non si sono mai fermati. In quel rogo andò in fumo il lavoro di una vita. Persero la vita 70 capi. «L’associazione agrituristica Madonna della Villa – prosegue Bottero – ci è sempre stata vicina così come il sindaco di Carpeneto, Gerardo Pisaturo. Un contributo importante è arrivato anche dalla Pro Loco di Mantonvana. Ma sono tante le persone che si sono fatte avanti. Fare un elenco mi porterebbe sicuramente a dimenticare qualcuno».
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In questi due mesi l’ufficio è stato ricostruito, i resti di quanto è bruciato è stato trasportato via. La ricostruzione del capannone potrebbe partire a breve. Anche chi ha fatto sconti sui materiali ha voluto mostrare solidarietà. Così Cascina Belvedere potrà rinascere al più presto.
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