Cantina Alto Monferrato: fine della corsa, c’è la rinuncia definitiva per la titolarità dei beni
Nuovo colpo di scena nella querelle che coinvolge l’Unione dal Tobbio al Colma
L'Unione dal Tobbio al Colma prova a riavviare l'attività dopo il fallimento
LERMA – Contro la recente prospettiva di fare del centro di vinificazione di Lerma un deposito da utilizzare per l’abbattimento dei cinghiali si erano levate, poco più di un mese fa, diverse voci. Ora l’Unione dal Tobbio al Colma, proprietaria dei locali, prova a dare un futuro all’ente di promozione del vino locale al centro di una storia burrascosa. Lo strumento è l’avvio di una manifestazione d’interesse, fase preliminare per l’individuazione di un gestore vero e proprio. L’ente ha voluto mantenersi aperte tutte le possibilità in termini di arco temporale e fasi successive.
Cantina Alto Monferrato: fine della corsa, c’è la rinuncia definitiva per la titolarità dei beni
Nuovo colpo di scena nella querelle che coinvolge l’Unione dal Tobbio al Colma
Interesse e progetti
Fu ultimata nel 2002 la costruzione dei locali, un centro di produzione e un negozio con tanto di deposito. Estensione complessiva: 19 mila metri quadri, comprensivi di terreni tra Lerma e Casaleggio Boiro, area al confine tra le terre del Dolcetto e del Gavi. I soggetti interessati dovranno specificare il motivo del loro interesse e linee d’azione future. In caso di mancata presentazione di soggetti, l’Unione stessa potrebbe procedere a trattativa privata. La durata dell’eventuale contratto non è specificata.
Cantina, nessun rilancio: ora l’edificio pesa sulla casse degli enti locali
Vano ogni tentativo dopo il fallimento della società pubblica
In una prima fase l’attività dell’ente andò bene. Solo successivamente si manifestarono problemi con i conferitori di uve, che nel 2017 denunciarono mancati pagamenti per 30 mila euro. Il costo complessivo per la costruzione dei locali superò il milione di euro ripartiti tra i comuni all’epoca parte della Comunità Alta Val Lemme Alto Ovadese dalla quale l’Unione ha raccolto il testimone. Altro problema: le attrezzature, contro il parere dell’ente stesso, sono state vendute nell’ambito del fallimento per risarcire i creditori. La scadenza fissata per questa prima fase è il 3 maggio alle 12.00.