Omicidio Garitta: Aurela agì per legittima difesa, assolta
ALESSANDRIA - Aurela Perhati, accusata dell’omicidio di Massimo Garitta, avvenuta la notte del capodanno 2019, ad Ovada, è stata assolta:…
Ribaltata la sentenza di primo grado che l’aveva assolta per legittima difesa
OVADA – Assolta in primo grado per legittima difesa, per Aurela Perhati si è concluso oggi il processo d’Appello: i giudici hanno ribaltato la sentenza, la ragazza è stata condannata a 6 anni. Le motivazioni della decisione si conosceranno tra 45 giorni.
Per la difesa, affidata agli avvocati Giuseppe Cormaio e Marco Conti, si tratta di una decisione profondamente ingiusta. La ragazza stava scappando in auto da un uomo che voleva usarle violenza, lui la inseguì rimanendo travolto dalla vettura.
I legali hanno già preannunciato ricorso in Cassazione. La giovane donna era accusata dell’omicidio di Massimo Garitta, avvenuto la notte del capodanno 2019, ad Ovada.
Il cadavere di Massimo Garitta fu rinvenuto il 1° gennaio 2019 in un campo adiacente alla ferrovia, in area collocata vicino al casello autostradale di Ovada. Abbandonato a terra, i pantaloni abbassati e i segni evidenti di un investimento.
Omicidio Garitta: Aurela agì per legittima difesa, assolta
ALESSANDRIA - Aurela Perhati, accusata dell’omicidio di Massimo Garitta, avvenuta la notte del capodanno 2019, ad Ovada, è stata assolta:…
Ci volle qualche giorno per identificare chi lo uccise. Alla giovane, i Carabinieri arrivarono una volta individuato il veicolo grazie al numero di matricola della marmitta impresso sulla giacca dell’uomo. Le indagini portarono alla 25enne che, sentita dal Pm, raccontò che Garitta tentò di violentarla, causandole lesioni alle gambe e fu involontariamente investito dall’auto della Perhati mentre la stessa cercava di fuggire dall’aggressore. La ragazza scappò, e il corpo di lui fu notato in mezzo al campo il giorno successivo da una persona che stava viaggiando sul treno.
Il primo grado, il Gup, Aldo Tirone, ricostruita la vicenda e accogliendo la tesi difensiva aveva assolto Aurela Perhati. Per il Gup si trattò di legittima difesa e dispose l’immediata liberazione dagli arresti domiciliari. Ma la Procura, però, aveva presentato appello.