Padre Ugo all’attacco “Piccoli ospedali efficienti, il rischio è la chiusura”
Attenzione puntata sui tanti punti interrogativi per la struttura di via Ruffini: Fisiatria e reparto di comunità
OVADA – “Da più di vent’anni i Governi che si sono succeduti alla guida del paese non hanno fatto altro che distruggere Sanità e Cultura”. E’ durissimo l’affondo di padre Ugo Barani, presidente dell’Osservatorio Attivo di Ovada, l’associazione fondata vent’anni fa per monitorare il livello dei servizi sanitari nell’Ovadese. Sullo sfondo le recenti polemiche generate dalla prospettiva della costruzione di un nuovo ospedale ad Alessandria e per il modello di gestione del Pronto Soccorso di Novi Ligure dopo il recente presunto caso di malasanità. Ma il riferimento chiaro va anche alla situazione dell’Ospedale Civile di via Ruffini.
Nodi da sciogliere
“Gli Ospedali a misura “pazienti” hanno sempre dato prova di grande efficienza, (vedi in occasione della pandemia) – spiega Barani – forse per questo li vogliono chiudere”. La situazione è nota: il pronto soccorso aperto sotto la responsabilità diretta del reparto di Medicina, l’incertezza attorno alla Fisiatria con la prospettiva di un trasferimento a Tortona, la perdurante chiusura del reparto “di comunità”, avviato nel 2019. Tutto questo in barba al riconoscimento di “Ospedale di zona disagiata” ottenuto dalla struttura e per il quale anche l’associazione si è a lungo battuta con appelli e petizioni.