Ovadese, un primato fatto di condizione e sacrificio
La bella prestazione contro il Castellazzo apre la via per una settimana di lavoro in vista dello scontro al vertice
OVADA – E’ mancato solo il gol perchè fosse il pomeriggio perfetto. Il regalo indirettamente l’ha fatto l’ex Stefano Raimondi, battendo la Pastorfrigor per restituire all’Ovadese al primato. “Il calcio è fatto anche di questi momenti – ha commentato al termine mister Luca Carosio – Un punto va bene, specie nelle condizioni in cui è arrivato”. Lo 0-0 contro il Castellazzo ha però confermato tutte le sensazioni positive maturate in questi mesi.
Ritmo, voglia di sacrificarsi e brillantezza. La ripresa ha messo in luce tutte queste caratteristiche dopo un primo tempo che non aveva troppo soddisfatto. A far scattare la scintilla, paradossalmente, quell’espulsione così contestata, per il secondo giallo mostrato a Merialdo. “Avevamo preparato la gara in un certo modo – commenta l’allenatore – abbiamo fatto tutto il contrario. Per questo non sono contento. Ma nella ripresa ho rivisto la mia squadra, tenace e intensa. Credo che si debba fare un plauso ai ragazzi. Non abbiamo rischiato quasi niente, abbiamo creato diverse opportunità per segnare”. La più invitante è capitata sui piedi di Rignanese, per una volta non troppo preciso.
La scelta obbligata di rinunciare a Bangoura infortunato ha prodotto una gara comunque positive. “Isma ha caratteristiche che gli altri giocatori non hanno, è inutile nasconderselo”. Manno ha interpretato il ruolo di perno del centrocampo alla sua maniera: più lotta che governo. Ma a stupire è stato il gran ritmo tenuto dai giocatori di casa negli ultimi venti minuti, la chiave per irretire un’avversaria in superiorità numerica che s’è resa pericolosa solo con un gran tiro dalla distanza.
Ora una settimana di lavoro in vista della trasferta a Casale per un nuovo big match al vertice.