A26, nuovi lavori: «Meno cantieri durante le festività»
L'annuncio della Regione Liguria al termine del tavolo tecnico
Nuova settimana campale per i frequentatori abituali della tratta
OVADA – «Portatevi un libro». Nei giorni scorsi l’invito un po’ provocatorio di un automobilista ha fatto il giro dei social. Da lunedì scorso l’incubo già attraversato da tanti lavoratori, pendolari in auto per necessità (e per mancanza di alternative reali) è diventato (nuovamente) realtà.
Lavori e cantieri, restringimenti, rischi e incognite. Resterà attivo (almeno) fino a sabato 22 ottobre lo scambio di carreggiata disposto da Aspi in prossimità del viadotto Cerusa (in direzione nord), sull’A26, nel tratto compreso fra l’allacciamento con l’A10 e il casello di Masone. Poche ore prima l’assessore alle Infrastrutture di Regione Liguria Giacomo Giampedrone aveva annunciato la riapertura della stagione dei cantieri. Fine alla moratoria adottata per l’estate che, con qualche sparuta eccezione, aveva concesso agli utenti un po’ di quiete.
«Dopo la lunga pausa estiva – ha chiarito lo stesso Giampedrone – nel corso del tavolo tecnico con i rappresentanti dell’Anci, dell’Anas e dei concessionari autostradali – inizia ora un periodo di lavori più importanti e non dilazionabili, in vista di un nuovo alleggerimento tra ponte dell’Immacolata, Natale e la fine dell’anno». Venti giorni di fuoco quindi in cui è più che probabile la necessità di assistere a quelle lunghe code e alle lamentele che hanno contraddistinto anche la scorsa primavera.
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L'annuncio della Regione Liguria al termine del tavolo tecnico
Uno scenario che non coglie impreparato chi aveva visto lungo. «L’A26 è nelle condizioni che sappiamo – aveva dichiarato, in precedenza, Massimo Giacchetta, ovadese e presidente di CNA Liguria – Il rischio è quello di portarsi dietro i cantieri per anni per avere comunque un’autostrada vecchia». Quelli erano i giorni del cosiddetto bypass, all’altezza del casello di Masone. Lo scambio di carreggiata che ogni mattina causa serpentoni infiniti in direzione del capoluogo ligure.
Ne sanno qualcosa i membri del gruppo Viabilità Valli Stura e Orba. «Si continua ad annunciare l’avvio di nuovi cantieri ma non si vede mai la fine, che è invece l’unica cosa di cui vorremmo avere notizie», ha tuonato l’altro giorno il portavoce Giacomo Oliveri. Quest’ultimo aveva già espresso tutta la sua preoccupazione dieci giorni fa nel corso dell’assemblea organizzata dal Comitato Trasporti Valli Stura e Orba in cui uno spazio era stato utilizzato proprio per discutere di mobilità tra basso Piemonte e Liguria nel suo complesso.
«I concessionari – ha provato a mitigare le polemiche ancora Giampedrone – hanno accolto la nostra richiesta che, come ogni anno, va nella direzione di avere durante il ponte di Ognissanti un alleggerimento dei cantieri, per garantire la mobilità».