L'Ovadese batte un'Arquatese in dieci per un tempo
Rete di Coletti in avvio di ripresa. Prima del riposo l'espulsione di Basso, portiere ospite
La vittoria di misura con l'Arquatese infonde ottimismo. "C'è da migliorare ma andiamo avanti a piccoli passi"
OVADA – “Un passo alla volta”. Luca Carosio è già riuscito in un’impresa sfuggita ai suoi predecessori in Promozione. La vittoria all’esordio era sfuggita a Mario Benzi coadiuvato da Federico Boveri e, in due occasioni, a Stefano Raimondi. L’1-0 con l’Arquatese significa partire con il piede giusto. E pazienza se l’espulsione alla fine del primo tempo di Basso ha evidentemente spianato la strada alla formazione di casa. Dal punto di vista tattico la gara di ieri ha confermato la strada che il nuovo allenatore dell’Ovadese ha deciso di percorrere.
L'Ovadese batte un'Arquatese in dieci per un tempo
Rete di Coletti in avvio di ripresa. Prima del riposo l'espulsione di Basso, portiere ospite
Mutti e Bangoura a centrocampo sono i perni di qualità deputati a prima costruzione del gioco e affondi. Rispetto alla gara di Coppa Italia contro la Gaviese le posizione invertite con il tortonese da mezz’ala sinistra per permettere a entrambi di arrivare al tiro con il “piede buono“. “Io ho visto miglioramenti – ha raccontato l’allenatore ovadese a fine gara – E’ chiaro che in questa fase gestire un campo grande come il Geirino è ancora complesso. Ma con il miglioramento della condizione la squadra crescerà”. Perchè è evidente che i primi 20 minuti sono l’obiettivo da raggiungere: qualità e una certa brillantezza a mettere in crisi la difesa dell’Arquatese. Quando la benzina è finita, la squadra di Vennarucci è venuta fuori, controllando il gioco e rendendosi pericolosa.
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Lo sbandamento ospite di inizio ripresa, in dieci uomini, e l’intervento non perfetto di Acerbo sulla conclusione di Coletti hanno fatto il resto. “Nella seconda parte in alcuni momenti abbiamo accettato il loro palleggio rimanendo più bassi. Ma non abbiamo corso troppi rischi. Per la seconda volta non abbiamo preso gol, anche questo è un segnale positivo“. Ora la squadra è attesa dal ritorno di Coppa a Gavi (mercoledì). E poi la prima trasferta col Pozzomaina in terra torinese da sempre avara di risultati. “Sappiamo – chiude Carosio – di dover andare a fare la guerra”.