Polemiche sui conti. Intanto cresce la spesa per l'energia
"Ovada viva" punta il dito sulle mancate decisioni della Giunta a proposito della piscina
Si prospetta un autunno caldo per l'impianto di strada Grillano
OVADA – Chiuderà i battenti domani (domenica 11 settembre) sera la piscina del Geirino. Alla base della decisione presa dalla Servizi Sportivi, la cooperativa che gestisce gli impianti due problemi distinti: alla perdurante impossibilità di utilizzare locali e strumentazioni danneggiati dall’alluvione dello scorso ottobre, si aggiunge l’esplosione dei costi per l’energia.
«A luglio – spiega Mirco Bottero, presidente della cooperativa – è arrivata una bolletta per l’energia elettrica con un aumento del 45%. Non sappiamo cosa succederà col gas». Cifre non sostenibili che si ripercuoteranno anche sulla gestione delle altre strutture.
Con la chiusura della piscina Servizi Sportivi si ritrova privata della principale fonte di entrate. Lo stesso scenario che nella primavera scorsa generò la crisi di liquidità affrontata con l’anticipo, da parte del Comune, del contributo annuale dovuto per la gestione. A questo punto la sfida di un autunno che si preannuncia caldo sarà assicurare la continuità degli impianti.
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«Il comune – spiega il sindaco, Paolo Lantero – al momento non dispone di strumenti rapidi e legittimi per intervenire». Il riferimento è per la proposta avanzata dalle minoranze, discussa anche in questi giorni, di acquisizione anticipata della piscina che fino al 2032 sarà di proprietà di Servizi Sportivi, seppur gravata da mutui. «Cercheremo di portarla avanti – assicura il primo cittadino – Ma questo andrà a erodere la capacità di investimento per la gestione ordinaria».