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    La
    Economia, Generic, Home
    Martina Sacco  
    30 Agosto 2022
    ore
    10:08 Logo Newsguard
    Vendemmia

    La raccolta dell’uva a rischio per mancanza di personale

    La Cia: "Le aziende trovano soluzioni per la scarsità di manodopera utilizzando macchinari che possono sostituire fino a 15 persone"

    La vendemmia è già iniziata da alcuni giorni nella provincia di Alessandria e tra i filari si notano delle vendemmiatrici meccaniche, sempre più utilizzate per la raccolta dell’uva e sempre più comuni per via della mancanza di manodopera. L’assenza di personale è un dato sconfortante che ha costretto le aziende a trovare delle soluzioni alternative, in particolare davanti alle restrizioni legate al Covid (infatti nel 2020 il divieto di circolare oltre confine ha spopolato i vigneti dal personale straniero). Il prezzo di questi marchingegni ammonta a decine di migliaia di euro, ma oramai queste spese sono inevitabili. 

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    “La situazione di ricerca personale è peggiorata negli anni – afferma Luigi Arditi, titolare della Cantina del Monferrato – nessuno sembra cercare lavoro e chi viene per provare, abbandona dopo qualche giorno, probabilmente per la fatica che la vendemmia comporta o forse per forme di reddito di sussidio come il reddito di cittadinanza. L’unica soluzione restante era quella di procurarsi delle vendemmiatrici, capaci di lavorare anche in forti pendenze. Per il momento la situazione sembra risanata, ma ci troveremo in difficoltà più avanti, quando si dovranno svolgere dei lavori necessari nei vigneti”

    “Abbiamo acquistato un nuovo mezzo che abbiamo visto in uso in Toscana, adatto a lavorare su terreni in collina – aggiunge Andrea Leveratto, dell’Azienda Agricola Il Colle a Cassine – Il macchinario può sostituire il lavoro di oltre quindici persone, il che è ottimo in momenti come questi dove il personale scarseggia.”

    Gabriele Gaggino di Tenuta Gaggino a Ovada e presidente di Zona Cia Ovada, in accordo con gli altri due, commenta: “Nella nostra azienda utilizziamo la meccanizzazione dal 2000, aiutati prima da contoterzisti e poi nel 2013 abbiamo acquistato la prima macchina. Negli anni, il lavoro di strumenti meccanici è diventato indispensabile, perché le aziende fanno fatica a trovare del personale, per via anche della breve finestra temporale, come la vendemmia impone, dovuta alla complessa e confusa burocrazia richiesta dal sistema. La messa in regola dovrebbe essere sostenuta da strumenti come il voucher, altrimenti il futuro sarà la meccanizzazione, che comunque garantisce rispetto e qualità del prodotto”.

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