Via lung’Orba, viabilità notturna fuori controllo
La protesta inviata in redazione da molti residenti dell'area
OVADA – Qui, di sera con le finestre aperte, le auto le sentiamo di continuo». I residenti di via lung’Orba oramai ci hanno fatto il callo, un po’ come succede con il passaggio dei treni. Ma il problema, da anni senza una soluzione, è forse il più macroscopico di una viabilità cittadina che nelle ore serali in qualche caso appare fuori controllo. I limiti di velocità divengono solo un consiglio, del quale non occuparsi troppo. Chi ha bisogno di attraversare la strada, specie in periodo in cui si esce di più alla sera, costretto a “tentare la sorte”. Non è molto diversa la situazione in altri punti: corso Saracco, dove pure un intervento è stato messo in atto negli anni scorsi. E anche corso Italia dove la nuova pavimentazione stesa da Anas sembra essersi tradotta in un nuovo invito a correre.
Caso limite
Era il 2016 quando un boato risvegliò gran parte dei residenti dell’area tra lo Sferisterio e la parte bassa di via lung’Orba. Una Mercedes, lanciata a folle velocità, andò a schiantarsi, dopo essersi ribaltata, contro un palo della luce e l’area della Croce Verde adibita ai garage. Il conducente, emerse qualche giorno dopo, era ubriaco. Un caso limite, si disse. A gennaio, dopo le 22.00, la città era praticamente deserta.
I rischi si concentrano nelle ore in cui i controlli sono quasi inesistenti. «Al mattino presto – racconta un residente – via lung’Orba sembra un circuito cittadino. La violazione dei limiti è comune. In alcuni casi macroscopica specie da parte di chi è diretto verso il centro. Forse in salita c’è la percezione di potersi fermare in ogni momento».
Nelle ore di punta, il traffico più intenso contribuisce paradossalmente a limitare i bollenti spiriti di certi automobilisti. Ciò non toglie che attraversare, anche sulle strisce, richieda sempre un’estrema attenzione. Il polso della situazione ce l’hanno i pochi commercianti rimasti a “battagliare” in un’area molto impoverita rispetto ai fasti di qualche decennio fa.
Tasto dolente
In corso Saracco, strada peraltro diversa dal lungo rettilineo di via lung’Orba, una parziale soluzione è stata trovata introducendo due dossi, in prossimità della rotonda con via Dania che costringono gli automobilisti a fermarsi (o quasi) e ripartire. Anche nella porzione di città che porta alla stazione qualche anno fa le proteste erano state forti, coinvolgendo anche il problema dell’illuminazione carente. Dall’Amministrazione comunale, anche negli anni passati, non si è fatto mistero della difficoltà a intervenire su punti della viabilità cittadina che negli anni si sono equiparate a strade a scorrimento rapido. D’altronde i tentativi portati avanti, con l’utilizzo dei Velo Ok, per correggere i comportamenti più scellerati nelle periferie non hanno dato molti frutti. Poche le campagna di controllo tra via Molare e via Rocca, poche le infrazioni. Eppure anche in questo caso il fenomeno delle violazioni al codice della strada è molto diffuso, specie al capitolo velocità.