«Il risultato dell’Alessandrino è ottimo: casi in forte calo»
Le valutazioni del professor Bianchi, docente dell'Upo
Questa volta partiamo dalla fine, perché il risultato è davvero notevole e merita di essere sottolineato.
«Di solito concludo la mia analisi con il focus su Alessandria – spiega Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo – però in questo caso bisogna fare un’eccezione: nell’ambito di un contesto generale molto buono, è proprio della provincia la prestazione migliore. Qui da noi, infatti, i contagi calano moltissimo, da 2323 a 1535, quindi 788 in meno e 219 al giorno come media».
Dopo diverso tempo, dunque, si scende sotto quota 250 «e siamo al 55% in meno dal picco, mentre la riduzione percentuale in termini di incidenza è pari addirittura al 34%».
Anche il Piemonte, comunque, va decisamente bene, dal momento che i contagi settimanali scendono di oltre 6mila unità. «Erano 20939 martedì scorso – conferma il professore -e sono 14658 oggi, con 2094 casi medi al giorno. La rotta è tracciata, adesso bisogna proseguire e se possibile migliorare ancora. Le proiezioni, del resto, ci indicano che se dovessimo proseguire così avremmo livelli molto bassi entro la fine del mese.
In fatto di province, il contributo di Torino è sempre pari al 50%, mentre Cuneo (in salita) incide per il 12% e Alessandria scende al 10%.
«Le altre voci relative all’incidenza? L’Italia resta prima a 448 – conclude Bianchi – con il 29%, poi dopo Alessandria che è a 375, troviamo il Piemonte con 343 e meno 30%. La Lombardia, invece, è a 332, con riduzione percentuale del 32%».
Il tasso di positività, che nelle recenti settimane aveva evidenziato una forte riduzione, adesso sembra stabilizzarsi. «La tendenza è proprio questa – conferma il professor Bianchi – nonostante rispetto a martedì scorso si registri ancora un piccolo calo, dal 14% al 13,3%. Sono invece diminuiti moltissimo, e non è certo una buona notizia, i tamponi: la media giornaliera scende da 21mila a 15mila».
Capitolo pressione ospedaliera: le terapie intensive erano 12 e restano 12, con indice di saturazione bassissimo, all’1,9%. I ricoveri ordinari, invece, scendono di 79 unità, da 567 a 488, con tasso di occupazione al 7,2% rispetto al precedente 8,3%.
I decessi? Da 14 a 15, con il tasso di letalità che è allo 0,05 (in lievissima crescita, ma perché è minore il denominatore, e cioè il numero dei contagi).