Siccità, incendi e covid: la lunga estate della Protezione Civile
Morchio: «Nulla, però, sarebbe possibile senza la collaborazione tra i differenti Enti, Corpi e associazioni. Alessandria un bell'esempio»
Sarà un agosto intenso per gli uomini della Protezione Civile di Alessandria che sono impegnati nelle emergenze siccità, incendi e covid. Un’estate, però, che i volontari non affronteranno da soli.
«Le autobotti di acqua potabile – spiega Andrea Morchio, Coordinatore Territoriale Volontariato di Protezione Civile di Alessandria – fanno da giorni la spola tra Acqui Terme e Ponzone per garantire, a residenti e turisti, acqua dai loro rubinetti. I temporali dei giorni scorsi hanno visto impegnati i volontari nella messa in sicurezza di alcuni alberi caduti. Il tempo arido a cui assistiamo in questa estate favorisce il propagarsi di incendi per lo più di sterpaglie a bordo delle strade, qui la grande collaborazione con i Vigili del Fuoco, il Corpo Antincendio Boschivo del Piemonte, vedono i nostri automezzi intervenire per scongiurare il propagarsi delle fiamme. Infine la riapertura del centro vaccinale dell Ex Caserma Valfrè, con circa 700 quarte dosi per sabato: un’operazione che senza il grandissimo affiatamento di Croce Rossa, Croce Verde, associazione nazionale Carabinieri e Protezione civile, non sarebbe mai stata possibile».
«La sintesi di questa estate – conclude Morchio – è che da soli non si va da nessuna parte. Agli ultimi stati generali della Protezione Civile svoltisi a Roma il tema conduttore era ‘Il futuro insieme’, mi sento di dire che nella nostra provincia questo è realtà, con la finalità di mettersi al servizio della collettività, tralasciando inutili campanilismi».