Contagi, anche Alessandria ha raggiunto il picco. Inizia la discesa
Analisi e dati del professor Carluccio Bianchi dell'Upo
Buone notizie sul fronte dell’emergenza coronavirus e, soprattutto, quarta ondata di contagi: secondo la consueta analisi del professor Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo che per il nostro giornale ormai da due anni ‘studia’ i numeri del Covid, «il picco della curva epidemica è stato raggiunto anche in Piemonte, come in Lombardia e Veneto, sei giorni fa, mentre in Italia da otto. Anche Alessandria può dire lo stesso, seppur con qualche ora di ritardo: solo tre giorni fa».
«Non solo tutte le province hanno raggiunto il picco – prosegue Bianchi – ma il Piemonte è la regione d’Italia con la più bassa incidenza di contagi settimanali per abitante e anche la più bassa percentuale di occupazione posti letto Covid (9% a fronte di una media italica del 17%): basti pensar che ci sono regioni, come l’Umbria, con uno spropositato 43%, ma tutte hanno il parametro delle terapie intensive sotto la soglia del 15%».
Guardando i numeri, il Piemonte cala da 36.892 contagi a 32.740 (-4.152), ovvero -11% «che è un dato – riflette il professore – che è lievemente inferiore a quello della Lombardia, che è a -12%, e dell’Italia, che è a -15%. Gli episodi medi giornalieri sono 4.677, il che fa calare il tasso di positività dal 21,5% al 19,3%, con media giornaliera di tamponi stabile a 24.500».
Altro punto importante da analizzare, l’impatto sulle strutture sanitarie: «I ricoverati in ospedale – evidenzia Bianchi – salgono da 543 a 622 (+79), così come il tasso di occupazione dall’8% al 9,2%, che resta però il più basso di tutte le regioni del nostro Paese. Le terapie intensive passano da 10 a 16, con un tasso di saturazione che sale dall’1,6% al 2,5%: anche in tal caso, uno dei migliori d’Italia, con le sole Lombardia e Basilicata che stanno meglio. I decessi, infine, crescono da 12 a 18, con il tasso di letalità che resta però fermo allo 0,06%».
Infine, il consueto focus su Alessandria: «Qui – conclude il docente – i casi settimanali sono passati in sette giorni da 3.148 a 3.168 (+20): siamo l’unica provincia ancora in lieve aumento, ma di appena lo 0,6%. Una percentuale che, raffrontata al +34% della scorsa analisi, fa capire bene il miglioramento. Siamo non a caso a 453 casi medi al giorno, con il picco che era a 487».