Alla Benedicta “l’archivio dei ricordi” di Montorio e un concerto
Nuovo appuntamento con il Benedicta Festival. Protagonisti l'archivista Andrea Montorio e la band "Lastanzadigreta"
CAPANNE DI MARCAROLO (BOSIO) — Domenica 24 luglio nuovo appuntamento del “Benedicta Festival – Arte e Manutenzione della Memoria”, la rassegna culturale che si svolge a Capanne di Marcarolo (Bosio).
A cascina Pizzo, dalle ore 16.00, si terrà l’incontro con Andrea Montorio, cofondatore di Promemoria Group, la prima realtà italiana specializzata nel recuperare, proteggere e valorizzare la memoria storica di grandi aziende, istituzioni culturali e collezioni private. Andrea Montorio ha ridefinito l’immagine degli archivi in Italia e nel 2021 ha pubblicato il libro “Promemoria. Come creare l’archivio dei propri ricordi”. Domenica Montorio metterà a disposizione la sua esperienza per aiutarci a capire quale metodo può guidarci nel creare il nostro “archivio dei ricordi”. Con lui dialogherà l’archivista Chiara Quargnolo, dottoranda presso l’Università del Piemonte Orientale.
Andrea Montorio
Anche domenica 24 luglio non mancherà la merenda sinoira a base di prodotti tipici della zona di Capanne di Marcarolo, offerta dall’associazione Memoria della Benedicta, e si potrà ammirare la mostra “La Resistenza e il battito di ciglia” con le opere del grafico, illustratore e web designer Ivano Antonazzo, e ci sarà un nuovo concerto a ingresso gratuito.
Lastanzadigreta in concerto
Dalle 18.00, infatti, suonerà “Lastanzadigreta”. Dopo aver vinto la Targa Tenco 2017 grazie all’apprezzato album d’esordio “Creature selvagge”, il collettivo di musicisti e artisti torinesi ha completato l’ultimo lavoro “Macchine inutili”. Nel nuovo album, “Lastanzadigreta” ha inserito 13 piccole storie che con ironia e delicatezza strappano un sorriso dolceamaro, alternando personaggi di fantasia, macchine animate, super eroi della Resistenza, bambine sognanti e bambine ormai cresciute, interinali «che sfidano il vuoto occupazionale» operatori di call center, fiori che crescono sull’asfalto di un mondo malato da riordinare e salvare.